CARLO VAJ,

Totem e il Briccone. Dipingere il sogno… Una sorprendente tecnica di guarigione

 Genova, 2005,  181, euro 14,00

Il libro di un prete sposato psicoterapeuta

Il sottotitolo di questo libro è «Dipingere i sogni: una sorprendente tecnica di guarigione». Come il lettore avrà modo di notare facilmente, le pagine di questo testo costituiscono i tasselli di un mosaico autobiografico: è intuitivo che sia il cliente (a volte chiamato anche allievo o paziente) che il Terapeuta sono due personaggi in cui l’autore ha calato parti diverse del proprio sé. In questo gioco delle parti, il Terapeuta, che si ispira alla Terapia Provocativa di Farrelly e che a volte assume quindi un atteg-giamento sarcastico cerca di aiutare l’allievo–paziente–cliente a far tesoro della gran saggezza contenuta nel sogno considerato l’espressione diretta della saggezza dell’inconscio profondo.

   In questa prospettiva il sogno viene considerato non tanto l’esaudimento allucinatorio di un desiderio (come pensava Freud) ma piuttosto come la risposta inconscia ad una situazione–stimolo particolarmente scottante (come ha sottolineato Robert J. Langs).

   In breve, sotto tale profilo il sogno è la via attraverso la quale la nostra mente recupera ed elabora informazioni che, durante lo stato di veglia, per vari motivi siamo costretti a trascurare.

   Da questo punto di vista, il libro contiene non soltanto un resoconto puntuale di singoli viaggi notturni, sviluppati nell’arco di un trentennio, ma anche un unico grande sogno che corre parallelo alla vita diurna e che è, appunto, la biografia emotivo–affettiva dell’autore.

   Questa autobiografia è scandita da varie tappe particolarmente sofferte, in breve la presa di coscienza dell’importanza della sessualità nella nostra vita e, soprattutto il distacco dal sacerdozio e dalla Chiesa cattolica, di cui ci viene fornito un vivace resoconto nella nota storica finale intitolata La Dispensa che non a caso costituisce la conclusione del libro.

   Per concludere, questo testo si può leggere e considerare da diversi punti di vista:

a) – costituisce indubbiamente un interessante documento umano che mostra quanto sia faticoso e doloroso raggiungere un’identità matura e diversa, sottraendosi all’abbraccio soffocante di una Madre (la Chiesa cattolica) che è percepita dall’autore come onnipotente e mortifera, in quanto impedisce una vera  crescita;

   b) – illustra come sia possibile recuperare la ricchezza implicita nel sogno e nel sognare. Da questo punto di vista merita una particolare menzione la tecnica che consiste nel dipingere i propri sogni. Per l’autore i sogni sono immagini in movimento, veri e  propri film registrati nel proprio inconscio. Grazie a questa tecnica, è possibile rivedere, utilizzando l’immaginazione, le scene più significative dell’azione notturna, e poi sceglierne una da tinteggiare. Dato che il colore è il veicolo delle nostre emozioni, allora, in questo modo, si riesce a recuperare la valenza affettiva del sogno stesso.

   c) – Infine, il libro può anche avere un’utilità pedagogica: può cioè costituire un utile strumento per familiarizzarci con il nostro universo onirico. Per  usare le parole dell’autore «leggendo i sogni altrui, potremmo familiarizzare con i nostri stessi amici notturni. Narrati nella loro nuda essenzialità e senza i fronzoli della fantasia dell’uomo desto quella che  si sviluppa di notte basta e avanza , i confidenti della notte assumono ora le sembianze  di un saggio bonario che offre consiglio, più spesso quelle di un genio impertinente ma non  malizioso, amante di scherzi inoffensivi e di un humour così piccante che la mente sveglia non saprebbe mai immaginare».  

E ora, caro lettore, non mi resta che augurarTi Buona lettura!

                                                                                    Alberto Rossati *

* Ordinario di Psicologia Sociale all’Università di Torino.

 

biografia di Carlo Vaj

Carlo Vaj, laureato in Filosofia all'Università di Torino e in Psicologia a Padova,   psicoterapeuta ad indirizzo comportamentista, s'interessa al  cervello umano, inteso come risorsa per  la persona. Iscritto nell'Albo degli Psicoterapeuti in prima istanza e per soli titoli, è abilitato all'insegnamento della Filosofia, Psicologia e Pedagogia, nonché in Lettere, discipline che ha insegnato nelle scuole statali per trent'anni.

Allievo di Frank Farrelly per la psicoterapia provocativa, ha fondato nel 1977 il GRUPPO BRAIN©, un centro, primo del genere in Italia, che divulga la conoscenza psicologica attraverso i corsi TRAINING DEL SISTEMA NERVOSO©, POTERE PERSONALE, BOY's POWER, DIPINGERE I SOGNI©,  e dello stesso istituto è tuttora coordinatore con la moglie Luciana Corallini.

E' stato preside del Dipartimento di Psicologia della Diandra University (Tucson, Arizona)

 

Bibliografia:

                    Le tecniche di Vaj sono state illustrate nei volumi TRAINING DEL SISTEMA NERVOSO  ( New Press, Como ) e GUARIRE L'ESAURIMENTO (Muzzio, Padova ) oltre che in articoli su riviste specializzate e divulgative (tra le quali LA STAMPA, IL GIORNO, AMICA, nonché nella nota trasmissione televisiva CHECK-UP su RAI UNO.