Claudio Gannotto "Giacomo fratello di Gesù". Il Mulino 2013, pp. 144 € 13
Giacomo, fratello del Signore, svolse un ruolo di grande rilevanza all’interno del movimento di Gesù nel periodo immediatamente successivo alla morte del capo carismatico, e godette per un certo periodo di autorità e prestigio non inferiori a quelli attribuiti a Pietro e Paolo. Perché allora – dopo essere stato anche punto di riferimento di molte tradizioni eterogenee – cadde nell’oblio?
Un protagonista dimenticato delle origini cristiane: chi è veramente Giacomo? Fratello di Gesù, svolse un ruolo decisivo all’interno della primitiva comunità di Gerusalemme. La sua figura però – rappresentando la linea dei cristiani di origine giudaica, destinata a estinguersi o assimilarsi ad altri orientamenti di maggiore successo – finì per essere oscurata da altri personaggi delle origini, come Pietro e Paolo. In questo libro – basato su una lettura esperta del Nuovo Testamento e dei Vangeli apocrifi – si racconta una vicenda appassionante, che pone una serie di interrogativi nuovi sul movimento dei seguaci di Gesù, su chi potesse essere il suo vero erede, sulla sua vita, sui suoi familiari, fratelli e sorelle, sulla verginità di Maria.
Claudio Gianotto insegna Storia del cristianesimo e Storia delle origini cristiane nell’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni «L’enigma di Gesù» (a cura di E. Prinzivalli, con E. Norelli e M. Pesce; Carocci, 2008), «Ebrei credenti in Gesù» (Edizioni Paoline, 2012) e, per il Mulino, «I vangeli apocrifi» (2009).