Il
carissimo ed infaticabile biblista cattolico Ortensio
da Spinetoli, frate dell’Ordine dei Cappuccini dal 1949, ci regala
un nuovo studio intitolato “La
famiglia di Gesù!?” (Edizioni
Si tratta di andare alla ricerca del Gesù della storia in cui non ha alcuna
rilevanza se fosse celibe o sposato. Così non hanno alcuna importanza altre
“curiosità” che non riusciremo mai a risolvere.
Il vero guaio è che Gesù è stato idealizzato, reso etereo e celestiale e così
il suo messaggio si è in larga misura volatilizzato, spiritualizzato. Questa
“onda” ha addirittura fatto di Maria, la mamma di Gesù, la “madre di
Dio”.
Le leggende della nascita verginale ci nascondono la numerosa famiglia carnale
di Gesù e “in questa elaborazione della storia evangelica, Maria non è…una
qualsiasi madre, ma come il braccio destro di Dio e del figlio, la
collaboratrice insostituibile dell’opera che egli è chiamato a compiere”
(pag. 49).
“Gli stessi testi da cui provengono tutte le “informazioni” sulla madre di
Gesù sono più immaginari che reali, dove la devozione e la fantasia hanno più
spazio dell’obiettività storica”.
Siamo sul terreno dell’invenzione e non della storia. Quando si dogmatizzò la
figura divina di Gesù, la devozione ricoprì di gloria la figura di Maria. Il
vero problema non è tanto nei testi del Secondo Testamento quando nella lettura
fondamentale e dogmatica che è prevalsa nei secoli favorendo un devozionismo di
bassa lega.
A Natale ne sentiremo delle belle: il guaio per la nostra fede è che si scambia
una leggenda teologica ricca di significato con un dato biologico.
La Bibbia resta ancora un libro chiuso e manipolato.
don Franco Barbero