Noi, fratelli e sorelle della Comunità cristiana di base di
Chieri, esprimiamo ancora una volta piena solidarietà alla Comunità cristiana
di base di Pinerolo e al suo presbitero Franco Barbero. La riduzione allo stato
laicale (la casta inferiore!!) con sentenza inappellabile è una procedura al di
fuori della sensibilità democratica e delle conquiste giuridiche della società
contemporanea e dimostra la tragica arretratezza della gerarchia vaticana e
dello stesso Papa. La repressione di tutti i teologi e teologhe non allineati
alla curia romana,la fobia ossessiva per la sessualità, l'emarginazione degli
omosessuali e dei divorziati, l'esclusione delle donne sono frutto di una
concezione della verità che si ritiene proprio monopolio indiscusso. Un
impianto così manifestamente antievangelico per reggere ha bisogno di un clima
di paura e…di "roghi". Ma non è più tempo! Seppur lentamente, sono
sempre più numerosi i cristiani e le cristiane che respingono questa
impostazione medioevale, e nella lettura delle Scritture scoprono la libertà
dei figli di Dio e la ricchezza molteplice della propria storia.Per noi Franco
Barbero rimane il presbitero della sua comunità e continua ad avere la nostra
stima e riconoscenza per la limpida testimonianza cristiana, per il suo servizio
tra gli emarginati, per il rigoroso studio e la divulgazione biblica e
teologica. E' il momento di "resistere a viso aperto" a questa
prevaricazione del diritto canonico sul Vangelo, se davvero vogliamo una chiesa
"altra", in ricerca e al servizio della persona.
14.3.2003 Comunità Cristiana di Base di Chieri