Un commento sul comunicato ufficiale dei
vescovi statunitensi sulla pedofilia Sulla pedofilia abbiamo scherzato!
La prof.ssa Jacobelli, dottore in
teologia morale ed alunna del grande p. Häring, ha pubblicato, tra
l’altro, per la Queriniana "Il risus paschalis ed il fondamento
teologico del piacere sessuale" e "Onestà verso Maria"
Come donna e come cristiana, - sono dottore in teologia morale - sento il
dovere di rendere tutti i miei fratelli, credenti e non credenti, partecipi
dell’indignazione profonda che si è impadronita di me dopo aver letto il
comunicato ufficiale dei vescovi statunitensi al termine della riunione
interdicasteriale sulla pedofilia dei preti.
Al punto 7 si legge (Osservatore romano di venerdì 25 aprile, pag.7):
” (…) i casi di vera pedofilia da parte di sacerdoti e religiosi sono
pochi (…) si è attirata l’attenzione sul fatto che quasi tutti i casi
hanno visto coinvolti adolescenti, e pertanto non erano casi di vera
pedofilia”.
É un’affermazione talmente turpe da non aver bisogno di commento. Mi
chiedo come un consesso di persone giunte ai più alti gradi della gerarchia
cattolica possa, insieme con il pontefice, giocare così sulle parole, di
fronte ad un problema di tale enormità. Gesù ha detto: ”Chi scandalizza
anche uno solo di questi piccoli (…) sarebbe meglio per lui che gli fosse
appesa al collo una macina (…) e fosse gettato negli abissi del mare” (Mt
18,6). Per quello che ho letto, nessun giornale - e men che mai l’Avvenire
lo ha rilevato. Quale credibilità può avere una chiesa ai cui vertici
siedono persone di tanta ipocrisia?
Sono felice di aver ricevuto il dono della fede, sono felice di essere
cristiana. Mi vergogno profondamente di questa chiesa. É in corso la
campagna per l’otto per mille. Spero che gli italiani - come già
fanno i cattolici americani - negando il loro contributo diano l’unica
risposta che queste persone probabilmente comprenderanno.