31695. NEW YORK-ADISTA. Sarebbero almeno 34mila
su un totale di circa 85mila le suore vittime di abusi sessuali negli Stati
Uniti, una cifra pari circa al 40%. Lo rivela un sondaggio del 1996 rimasto
finora sconosciuto, finanziato in parte da alcune congregazioni religiose ed
effettuato da un gruppo di ricercatori della Saint Louis University, al quale
hanno risposto 1.164 suore. I risultati del sondaggio, apparsi in forma
sintetica sul numero di maggio-giugno 1998 della Review for Religious,
edita dalla Saint Louis University, erano stati pubblicati in forma completa nel
dicembre dello stesso anno nella Review of Religious Research, rivista
accademica della Religious Research Association; all'epoca i promotori
del sondaggio avevano scelto di non divulgarne eccessivamente i risultati, per
non dare alla questione un profilo sensazionalistico. La decisione derivò anche
dalla pressione in tal senso esercitata dalla Leadership Conference of Women
Religious (una delle Conferenza delle superiore generali Usa), che non
volle, al tempo, alcun comunicato stampa per non richiamare troppa attenzione
sul sondaggio e, nella sostanza, lasciò cadere la questione non intraprendendo
alcuna azione concreta. Ma è stato ora il St. Louis Post-Dispatch, il 5
gennaio scorso, a portare il caso davanti all'opinione pubblica.
Christopher Dixon, un ex prete cattolico che afferma di essere
stato vittima di abusi, da bambino, da parte di tre sacerdoti, ritiene
importantissimo diffondere su larga scala i dati dello studio: la pubblicità su
di esso, ha detto ai primi di gennaio, forse potrà creare quello stesso clima
di "fondatezza" per un'azione concreta generato lo scorso anno dai
resoconti sugli abusi sessuali del clero sui minori.
Lo studio è il risultato delle risposte ad un questionario di 15 pagine
compilato da suore, la cui età media è di 62 anni (dei quali 42 passati nella
vita religiosa), in rappresentanza di 123 congregazioni religiose di tutti gli
Stati Uniti. Tra i dati più impressionanti, è stato rilevato il fatto che una
suora su cinque ha ammesso di avere subìto un abuso sessuale da bambina, nel 9%
dei casi da parte di un prete o di una suora; una suora su otto si considera
vittima di sfruttamento sessuale (nel 75% dei casi da parte di un prete o di una
religiosa), laddove per sfruttamento si intende pressione psicologica ai fini di
incontri, richieste di favori sessuali o rapporti sessuali; poco meno del 10%
delle suore ha affermato di avere subito molestie o abusi sessuali almeno una
volta nel corso della propria vita religiosa (la metà di questeda un prete o da
una suora).
Il sondaggio rileva che queste cifre sono in linea con altri studi sugli abusi
sessuali subiti dalle donne in generale (il 20-27% delle donne è stata vittima
di abusi da bambina).
La Conferenza episcopale statunitense si è detta all'oscuro del sondaggio, ma
per Ann Wolf, una delle ricercatrici, è di vitale importanza che la
Chiesa ammetta la portata del caso: "I vescovi sembrano guardare solo al
problema dell'abuso sessuale sui minori - ha detto - ma è il problema è ben più
ampio. Le religiose cattoliche subiscono violenza, nel loro ministero, al
lavoro, nella consulenza pastorale".
Non è nuovo, nell'informazione internazionale, il tema dell'abuso sulle suore.
Nel 2001 il problema esplose grazie alla pubblicazione sul "National
Catholic Reporter" di quattro documenti che denunciavano l'abuso sessuale
di suore africane (v. Adista n. 24/01).
DA ADISTA 15.1.2003