Non è solo il Protocollo di Kyoto sull'ambiente ad essere
stato denunciato dagli Stati uniti. Questo è il curriculum dell'amministrazione
Bush (finora) su trattati, convenzioni e patti internazionali.
1- Nel dicembre 2001 gli Stati uniti si ritirano ufficialmente dal
Trattato sui missili antibalistici del 1972, distruggendo un accordo storico.
Per la prima volta nell'era nucleare gli Usa rinunciano a un importante accordo
sul controllo degli armamenti.
2- Convenzione sulle armi biologiche e tossiche del 1972, ratificata da
144 paesi tra cui gli Stati uniti. Nel luglio 2001 gli Usa abbandonano una
conferenza a Londra in cui si discuteva un protocollo del 1994, finalizzato a
rafforzare la Convenzione provvedendo a ispezioni sul posto. A Ginevra, nel
novembre 2001, il sottosegretario di stato John Bolton afferma che "il
protocollo è morto" e contemporaneamente accusa Iraq, Iran, Korea del
Nord, Libia, Sudan e Siria di violare la Convenzione, ma senza fornire prove o
formulare accuse specifiche.
3- Accordo delle Nazioni unite per mettere un freno al traffico
internazionale illegale di armi leggere, luglio 2001: gli Stati uniti sono
l'unico paese a opporsi.
4- Aprile 2001. Gli Stati uniti non vengono rieletti a capo della
Commissione dell'Onu sui diritti umani, dopo essersi sottratti per anni al
pagamento delle quote dovute alle Nazioni unite (tra cui le attuali quote di 244
milioni di dollari) - e dopo aver costretto l'Onu ad abbassare la quota del
budget spettante agli Usa dal 25 al 22%. (Nella commissione per i diritti umani,
gli Usa sono virtualmente gli unici a opporsi alle risoluzioni che sostengono
l'accesso a costi ridotti ai farmaci per l'Hiv/Aids, che riconoscono una
alimentazione adeguata come diritto umano fondamentale, e che chiedono una
moratoria sulla pena di morte.)
5- Trattato sul tribunale penale internazionale da insediare all'Aia per
giudicare militari e leader politici accusati di crimini di guerra e crimini
contro l'umanità. Firmato a Roma nel luglio 1998, il trattato è stato
approvato da 120 paesi, con sette voti contrari (tra cui quello degli Stati
uniti). Nell'ottobre 2001 la Gran Bretagna diventa la quarantaduesima nazione a
firmare. Nel dicembre 2001 il senato americano aggiunge un emendamento a una
proposta di legge per stanziamenti militari in base alla quale il personale
militare Usa non ricadrebbe sotto la giurisdizione del proposto tribunale penale
internazionale.
6- Trattato per il bando delle mine terrestri, firmato a Ottawa nel
dicembre 1997 da 122 paesi. Gli Sati uniti si rifiutano di firmare insieme a
Russia, Cina, India, Pakistan, Iran, Iraq, Vietnam, Egitto e Turchia. Il
presidente Clinton respinge il trattato, sostenendo che le mine sarebbero
necessarie per proteggere la Corea del Sud contro l' "enorme vantaggio
militare" della Corea del Nord. Clinton dichiara che gli Stati uniti
aderiranno all'accordo "in seguito", nel 2006. Bush sconfessa questa
dichiarazione nell'agosto 2001.
7- Protocollo di Kyoto per ridurre il surriscaldamento globale, 1997. Il
presidente Bush lo dichiara "morto" nel marzo 2001. Nel novembre 2001
l'amministrazione Bush snobba i negoziati di Marrakesh (Marocco), finalizzate a
rivedere l'accordo, soprattutto annacquandolo in un vano tentativo di ottenere
l'approvazione degli Stati uniti.
8- Maggio 2001. Gli Stati uniti si rifiutano di incontrare i paesi
dell'Unione europea per discutere, anche ai più bassi livelli di governo, lo
spionaggio economico e la sorveglianza elettronica di telefonate, e-mail e fax
(il programma Usa Echelon).
9- Maggio 2001. Gli Stati uniti si rifiutano di partecipare ai colloqui
sponsorizzati dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico a
Parigi, sui modi per reprimere i paradisi off-shore finalizzati
all'evasione fiscale e al riciclaggio del denaro sporco.
10- Febbraio 2001. Gli Stati uniti si rifiutano di unirsi ai 123 paesi
impegnati a bandire l'uso e la produzione di mine e bombe anti-persona.
11- Settembre 2001. Gli Stati uniti si ritirano dalla Conferenza
internazionale sul razzismo, che riunisce 163 paesi a Durban, Sudafrica. Il
pretesto è che è "unilaterale" e "contro Israele".
12- Luglio 2001. Piano internazionale per un'energia più pulita: il
gruppo G8 dei paesi industrializzati (Stati uniti, Canada, Giappone, Russia,
Germania, Francia, Italia, Regno unito): gli Usa sono l'unico paese a opporsi.
13- L'imposizione di un boicottaggio illegale nei confronti di Cuba, che
attualmente sta diventando ancora più aspro. Nell'ottobre 2001, per il decimo
anno consecutivo, l'Assemblea generale della Nazioni unite approva una
risoluzione che chiede la fine dell'embargo Usa, con 167 voti a 3: Stati uniti,
Israele e le isole Mashall.
14- Trattato sul bando totale dei test nucleari. Firmato da 164 paesi e
ratificato da 89 paesi compresi Francia, Gran Bretagna e Russia. Firmato dal
presidente Clinton nel 1996 ma rigettato dal senato americano nel 1999. Gli
Stati uniti sono uno dei tredici paesi che non hanno ratificato il trattato, tra
quelli che hanno armi nucleari o programmi sull'energia nucleare. Nel novembre
2001, gli Usa impongono un voto nel Comitato dell'Onu sul disarmo e la sicurezza
per dimostrare la loro opposizione al trattato sul bando dei test.
15- Nel 1986 la Corte internazionale di giustizia dell'Aja dichiara gli
Stati uniti colpevoli di violazione del diritto internazionale per "uso
illegittimo della forza" in Nicaragua, attraverso i suoi interventi e
quelli del suo esercito per procura, i contras. Gli Usa rifiutano di
riconoscere la giurisdizione della Corte. Una risoluzione delle Nazioni unite
che chiedeva l'osservanza della decisione della Corte viene approvata per 94
voti contro due: Stati uniti e Israele.
16- Nel 1984 gli Stati uniti lasciano l'Unesco e cessano i loro
versamenti al budget dell' United Nations Educational, Scientific and
Cultural Organization in seguito al progetto New World Information and
Communication Order (Nwico) finalizzato a ridurre la dipendenza dei media
mondiali dalle big four: le agenzie Ap, Upi, France Presse,
Reuters. Gli Usa accusano l'Unesco di "limitazione della libertà di
stampa", di cattiva gestione e di altre cose ancora, nonostante il voto di
148 contro uno a favore del progetto Nwico nell'Onu.
L'Unesco termina il progetto Nwico nel 1989. Nonostante questo gli Stati uniti
si rifiutano di rientrare. Nel 1995 l'amministrazione Clinton propone di
rientrare; la mossa viene bloccata dal Congresso e Clinton non insiste sulla
questione.
Alla fine, nel febbraio 2000, gli Stati uniti pagano una parte degli arretrati
alle Nazioni unite, ma escludono l'Unesco, agenzia in cui non sono più
rientrati.
17- 1989. Protocollo opzionale al Patto internazionale dell'Onu sui
diritti civili e politici, finalizzato all'abolizione della pena di morte e
contenente una norma che bandisce la condanna a morte per coloro che hanno meno
di 18 anni. Gli Stati uniti non firmano né ratificano il protocollo, e si
auto-esonerano dalla norma predetta, diventando uno dei cinque paesi che ancora
condannano a morte i minori (con Arabia saudita, Repubblica democratica del
Congo, Iran, Nigeria). La Cina ha abolito questa pratica nel 1997, il Pakistan
nel 2000.
18- Convenzione delle Nazioni unite del 1979 sull'eliminazione di tutte
le forme di discriminazione contro le donne. I soli paesi che hanno firmato ma
non ratificato sono gli Stati uniti, l'Afganistan, Sao Tomé e Principe.
19- Gli Stati uniti hanno firmato ma non ratificato la convenzione delle
Nazioni unite del 1989 sui diritti del bambino, che tutela i diritti i diritti
economici e sociali dei bambini. L'unico altro paese che non l'ha ratificata è
la Somalia, che non ha un governo funzionante.
20- Patto internazionale delle Nazioni unite sui diritti economici,
sociali e culturali del 1966, che copre un'ampia gamma di diritti ed è
monitorato dal Committee on Economic, Social and Cultural Rights. Gli
Stati uniti hanno firmato nel 1977 ma non l'hanno ratificato.
21- Convenzione delle Nazioni unite sulla prevenzione e la punizione del
crimine di genocidio, 1948. Gli Stati uniti l'hanno infine ratificata nel 1988,
aggiungendo svariate "riserve" col risultato che per giudicare se un
qualunque "atto nel corso di conflitti armati" costituisce genocidio,
bisogna consultare obbligatoriamente la Costituzione americana e il
"consiglio e consenso" del senato. Le riserve sono rigettate da Gran
Bretagna, Italia, Danimarca, Olanda, Spagna, Grecia, Messico, Estonia e altri.
22- E' forse l'atteggiamento arrogante stile "noi siamo i numeri
uno" smussato da generosi aiuti per ai paesi meno fortunati? Parlano i
numeri: i tre maggiori paesi fornitori di aiuti, misurati in base alla
percentuale di stanziamenti in rapporto al prodotto interno lordo, sono la
Danimarca (1,01%), la Norvegia (0,91%) e l'Olanda (0,79%). I tre peggiori sono:
Stati uniti (0,10%), Gran Bretagna (0,23%), Australia, Portogallo e Austria
(tutti e tre con lo 0,26%).
* Znet
Traduzione di Marina Impallomeni