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GIRONA-ADISTA. Non hanno timore di opporsi alla legge della Chiesa, perché,
ricordano, gli insegnamenti di Gesù sono al di sopra delle disposizioni della
gerarchia ecclesiastica: "Gesù cura, consola e nutre anche quando la legge
lo proibisce". Sono 73 preti progressisti del Forum Joan Alsina di Girona
(associazione che raggruppa più di un terzo dei sacerdoti della diocesi), i
quali, in un documento dal titolo "Riflessione sull'accoglienza delle
persone nella Chiesa" (di cui parla "El Pais" del 29 aprile),
affermano che escludere dalla vita sacramentale i divorziati o le coppie
omosessuali "è ingiusto e disumano". Nel documento, che difende i
metodi contraccettivi, la fecondazione assistita, l'accesso della donna al
sacerdozio e "l'autonomia della scienza e della società civile", i
preti ritengono che la Chiesa debba riconoscere "il valore delle opzioni
non sacramentali per vivere in coppie stabili, soprattutto il matrimonio civile,
senza intromettersi in circostanze che appartengono all'intimità inviolabile
delle persone o alla loro distinta personalità". E consigliano al clero di
offrire a queste coppie "la possibilità di celebrare il loro impegno di
dedizione reciproca con qualche rito che esprima e significhi la benedizione del
Padre".
Molti dei firmatari del documento (a cui continuano a giungere adesioni)
ammettono che nelle loro parrocchie "si sta rompendo senza alcun complesso
la normativa della Chiesa", perché, affermano, "non si può negare
accoglienza a nessuno". Così, di fronte alla situazione di persone che si
sentono rifiutate perché "vivono esperienze che non si attengono a
normative stabilite" dalla tradizione, essi hanno deciso di offrire loro
accoglienza spirituale. Non tuttavia attraverso un succedaneo del sacramento del
matrimonio, ma, qualora una coppia cristiana ne faccia richiesta, con una
cerimonia alternativa, solenne e pubblica: l'infrazione della legge, secondo i
sacerdoti, non deve infatti avvenire di nascosto, ma di fronte agli occhi del
mondo. Molte persone che credono in Gesù e vorrebbero vivere secondo i suoi
insegnamenti, prosegue il testo, "si scontrano con la legge, che prosciuga
e uccide lo spirito".
Il Forum Joan Alsina aveva già suscitato scalpore nel 2002, con la
pubblicazione di un documento che rivendicava l'accesso delle donne al
sacerdozio e criticava lo sfarzo della Chiesa e il suo allontanamento dai
poveri.
ADISTA n° 33 8.5.2004