COERENZA E PERSECUZIONE
di Franco Barbero presbitero della
comunità di base di Pinerolo pubblicato su Gaynews
(…)
1) L'attuale presa di posizione è lo sbocco di un "pensiero vaticano"
ormai trentennale. Si tratta, in verità, di un pensiero che di anno in anno, di
documento in documento, si è fatto sempre più ossessivo, aggressivo e
mistificatorio, ma non si può dire che manchi di coerenza.
2) Infatti, dietro il ribadimento del rispetto, della delicatezza e della
comprensione, si nascondono una concezione chiaramente discriminatoria e una
pratica pastorale di aperta emarginazione di gay e lesbiche all'interno della
chiesa.
3) Il documento vaticano che proibiva due anni fa ai politici cattolici di
appoggiare qualunque legge che riconoscesse i diritti delle coppie omosessuali
significava il passaggio dall'emarginazione all'aperta opposizione al
riconoscimento di un diritto civile fondamentale.
4) Ora con quest'ultimo documento siamo giunti alle estreme conseguenze. Solo la
"natura eterosessuale" è dichiarata idonea al ministero. Le altre
persone o sono donne, o sono immature, o presentano "disturbi sessuali
incompatibili con il sacerdozio". La "chiesa buttafuori" continua
il suo progetto di "purificazione" e la sua pratica di ateizzazione
della società.
5) Ma non può sfuggire a nessuno quanto questo documento instauri anche un
clima di caccia alle streghe e di delazione nei riguardi dei numerosissimi preti
e prelati gay che sono ulteriormente spinti o al nascondimento o all'ipocrisia.
6) Gli omosessuali vengono definiti "persone che si trovano in una
situazione che ostacola gravemente un corretto relazionarsi con uomini e
donne". Si dimentica che milioni di persone omosessuali ogni giorno
svolgono con amore e competenza, con dignità e fecondità, il compito di
genitori, di educatori, di insegnanti, di terapeuti, di medici, di onesti
lavoratori nelle più variegate aree dell'esistenza quotidiana, culturale,
professionale, artistica, religiosa.
7) D'ora in poi i sacerdoti e i candidati al ministero ordinato nella chiesa
cattolica devono sapere di essere dei sorvegliati speciali a rischio quotidiano
di espulsione. "Nel caso di dubbio serio al riguardo, il vescovo non deve
ammetterlo all'Ordina-zione". Confessore, padre spirituale e superiori del
seminario avranno il dovere, qualora si tratti di un gay incorreggibile, di
dissuaderlo dal procedere verso l'Ordina-zione. E, si noti, agirà in modo
"gravemente disonesto quel candidato che occultasse la propria omosessualità
per accedere, nonostante tutto, all'Ordinazio-ne". Le porte sono davvero
sbarrate.
8) Eccoli, dunque, i nuovi pericoli pubblici. Non pensate ai guerrafondai, ai
corrotti che ci governano, ai mafiosi, ai palazzinari, agli speculatori. Tutta
"brava gente" che in fin dei conti non fa male a Santa Romana Chiesa;
anzi, a volte, fa laute offerte e intrattiene ottimi rapporti con cardinali e
curie. I nuovi mostri, la rovina della chiesa sono quei giovani che (udite
udite!!!) osano vivere secondo la loro natura, hanno il coraggio di mettere la
loro vita a servizio del Vangelo e portano nel mondo e nella chiesa il dono
della loro omosessualità, come una delle possibili forme di esistenza e di
amore. Eccoli i nuovi delinquenti! Siccome non sono più di moda né i roghi né
le lapidazioni, mettiamoli al bando come uomini e come cristiani di terza
categoria: immaturi, disturbati, contro natura, anormali, peccatori, affamati di
sesso, potenziali violentatori... Questo, dice la gerarchia, non è
assolutamente il "marchio di una ingiusta discriminazione", ma è la
espressione evangelica ed ecclesiale del nostro rispetto.
9) Questi sono i "sacri pastori" o le guide cieche da cui bisogna
guardarsi?
10) Caro fratello gay, che cerchi un ministero di amore e servizio nella chiesa,
è tempo di non mollare e di cercare strade nuove perché tu sei prezioso agli
occhi di Dio e le comunità hanno bisogno anche di te per riscoprire i mille
volti e sentieri sui quali Dio fa fiorire l'amore degli uomini e delle donne.
ADISTA n° 86 del 10.12.2005