Lidia Menapace

Lidia Menapace all'anagrafe Lidia Brisca (Novara, 3 aprile 1924) è la portavoce della Convenzione permanente di donne contro le guerre. Giovanissima prese parte alla Resistenza partigiana come staffetta partigiana e nel dopoguerra fu impegnata nei movimenti cattolici, E' stata nella sinistra DC (negli anni '40) e con varie organizzazioni progressiste, nelle lotte per l'emancipazione della donna, nel Sessantotto, nel femminismo, nel pacifismo. Insegnante, simpatizzò per il Partito Comunista Italiano ma nel 1969 è tra i fondatori nel primo nucleo de Il Manifesto. Nel 1973 è stata tra le promotrici del Movimento Cristiani per il Socialismo.

Lidia Menapace rappresenta inoltre una delle voci più importanti del femminismo italiano. Nelle elezioni politiche del 2006 si candida con Rifondazione Comunista al Senato e risulta eletta in sostituzione di Marco Ferrando. È autrice di numerosi libri tra cui: Il futurismo. Ideologia e linguaggio (1968); L'ermetismo. Ideologia e linguaggio (1968); Per un movimento politico di liberazione della donna (1973); La Democrazia Cristiana (1974); Economia politica della differenza sessuale (1987); Né indifesa né in divisa (1988); Il papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno? (2000); Resisté (2001) e Nonviolenza (2004).

Il 6 febbraio 2007 è stata nominata presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull'uranio impoverito.