Paolo De Benedetti è docente di Giudaismo presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e di Antico Testamento presso gli Istituti di scienze religiose delle università di Urbino e Trento. E’ membro della commissione ecumenica e per il dialogo interreligioso della diocesi di Asti. Tra i suoi scritti segnaliamo: La morte di Mosè e altri esempi (Bompiani, 1978,2a ed.); La chiamata di Samuele (Morcelliana, 1976); Ciò che tarda avverrà (Qiqajon, 1992); Quale Dio ? (Morcelliana, 1997, 2a ed.).

Uomo di frontiera, di grande apertura intellettuale e di profonda spiritualità, definisce "marrana" (1) la sua condizione, caratterizzando la propria identità confessionale nei termini di una "presenza simultanea di categorie mentali e fedeltà ebraiche e alcune convinzioni cristiane, in combinazione instabile ma irrinunciabile" (2).

1) "marrano" era il titolo ingiurioso dato fino al sec.XVIII dagli spagnoli ai musulmani e agli ebrei convertiti al cristianesimo.

2) P.De Benedetti, Ciò che tarda avverrà, Qiqajon, 1992, pag.5