Scrissi questa lettera, piuttosto personale e
"provocatoria", a Maria di Nazareth ben 29 anni fa, in occasione
dell'anno mariano. La ripropongo intatta oggi perché il "marianesimo"
è ancora cresciuto e peggiorato.
Credo che la vita di Maria sia davvero una
preziosa testimonianza di fede, se riusciamo a ritrovarla sotto la pesante e
soffocante montagna di dogmi.
Cara
Maria di Nazareth,
io non ti prego mai, proprio mai. Prego soltanto
Dio, come ci ha insegnato Gesù, il più "discolo" dei tuoi figli.
Dunque, non mi rivolgo a te per invocarti, ma per un dialogo a cuore aperto.
Ho
l'impressione, cara Maria, che da un po' di tempo gente troppo
"zelante" ti stia facendo un brutto servizio. Proclamano si quattro
venti che tu sei apparsa qua, apparsa là…tanto da farti sembrare ora una
maga, ora una fatina, ora una befana in vena di strane comparse. Qui sulla
terra, se sei un po' informata, spettacolo ce n'è già fin troppo. Con questo
tuo supposto ed esagitato "apparire" qua e là, solcando i cieli ed
attraversando gli oceani, fai concorrenza a Wojtyla, imperatore della chiesa
cattolica, che va dicendo in giro di essere il vicario di Cristo.
Qualche
volta, quando leggo il tuo nome nelle Scritture, penso a te, al tuo cammino di
fede che mi ha sempre interessato. C'eri anche tu, probabilmente, quel giorno in
cui tentaste di "convincere"
Gesù a starsene un po' tranquillo e "prudente", a non predicare certe
verità scottanti che potevano metterlo nei guai. L'evangelo (Marco 3, 20-34) ce
ne parla con chiarezza. Come ti capisco! Nemmeno per te fu facile discernere se
quel figlio che avevi generato con Giuseppe ora era impazzito o se, invece, Dio
lo stava guidando su strade nuove e sconvolgenti. Anche tu, come lo stesso Gesù,
come tutti noi, cercasti la via di Dio tra luci ed ombre. Non posso non sentirti
vicina a noi in questa ricerca, affascinante e travagliata, della volontà di
Dio.
Per
tutto questo mi spiace che la tua "storia" sia stata usata e
strumentalizzata. O Maria, ti abbiamo usato violenza teologica continuata schiacciandoti sotto una montagna di dogmi, di reliquie, di
devozionalismi, di leggende, di superstizioni: il tutto ad uso ecclesiastico.
Abbiamo corso il rischio di negarti
come donna e come credente. Poi ti abbiamo trasportata in cielo procalamandoti
madre della chiesa, per coronare i nostri castelli
dogmatici che ora cominciano a pesare come fardelli inutili ed ingombranti.
Intanto tu, o Maria, bambola di gesso in mano all'istituzione ecclesiastica, sei
diventata un sicuro investimento.
Anche il dollaro scende, le "azioni" mariane continuano a salire. Sei
addirittura diventata un'industria
redditizia che produce, nei grandi supermercati che vengono anche chiamati
santuari, un'infinità di articoli di largo consumo: ricordini, statue, corone,
acqua benedetta, quadri… Mi spiace per te, Maria di Nazareth, ma molto di più
per questo commercio che rischia di travolgere e stravolgere la fede dei più
semplici. Probabilmente è la
sfortuna che colpisce chi da donna diventa
madonna.
Ora
arriva l'anno mariano. Ne vedremo di cotte e di crude. Le agenzie del sacro sono
ormai a pieno ritmo in tutti i continenti. Lo so che non puoi farci niente
neppure tu, ma…quante stupidaggini ti fanno dire in tutte queste supposte
apparizioni! Ti mettono in bocca messaggi di angoscia e di minaccia che non
hanno nulla in comune con la gioia e la speranza dell'evangelo. Non pensi che se
si dessero una "calmata" non sarebbe nemmeno male? Qui, tra svolazzi
di Satana, viaggi pontifici a suon di miliardi, e tue apparizioni, la nostra
fede rischia di superare in umorismo e fantasia anche Staino, Altan e Forattini.
E non si dica che questa è la stoltezza della croce.
Continuerò
a pensare a te come donna e come credente la cui storia ha molto da insegnarci.
Tu non sei la bambola di gesso che le nostre teologie maschiliste hanno
fabbricato. Solo restituendo a te il tuo corpo, la tua sessualità, le tue
emozioni, la tua storia di donna e di madre, profondamente inserita nella
"cultura" di quella terra, potremo forse riscoprire la tua fede, la
chiamata che Dio ti ha rivolto e la
risposta che tu hai cercato di dare all'azione di Dio.
Ci
sarà forse qualche dogma da archiviare e qualche migliaio di santuari da
chiudere o "riconvertire", ma l'evangelo può esigere da noi questo e
altro.