LA CHIESA IRLANDESE NELLA BUFERA. ”ABUSI SESSUALI SU MIGLIAIA DI BIMBI”
Enrico Franceschini
La Repubblica 21-5-2009
Rapporto shock: per 40 anni violenze endemiche negli istituti religiosi. Scoperti 2500 casi avvenuti tra il 1940 e il 1980. Il Primate: “Dispiaciuto profondamente”
LONDRA - È una delle pagine più nere della
storia d’Irlanda, e della storia della Chiesa cattolica: l’abuso sessuale
sistematico e ampiamente diffuso ai danni di bambini e adolescenti di entrambi i
sessi, in scuole, orfanotrofi, riformatori e altri istituti gestiti da ordini
religiosi cattolici irlandesi. Una macchia vergognosa, di cui finora si
conosceva l’esistenza attraverso documentari televisivi, film di denuncia come
il pluripremiato ”Magdalene” di qualche anno fa, inchieste dei giornali e
indagini preliminari. Ma adesso la Child Abuse Commission, la commissione
istituita dall’allora primo ministro irlandese Bertie Ahern, per fare luce su
questo indegno scandalo, ha concluso i suoi lavoro dopo nove anni di inchieste e
presentato un rapporto che fotografa con esattezza le dimensioni e i dettagli di
quanto è avvenuto.
Il risultato suscita orrore: un dossier con le testimonianze di 2500 vittime di
violenze, avvenute tra gli anni ‘40 e gli anni ‘80, negli istituti gestiti
da preti e suore in Irlanda. Racconti atroci, di uomini e donne oggi adulti che
ricordano di essere stati picchiati in ogni parte del corpo con le mani e con
ogni tipo di oggetti, seviziati, stuprati, talvolta da più persone
contemporaneamente.
E’ la cronaca di una discesa agli inferi, tenuta nascosto per decenni, poi
trapelata qui e là, ma solo ora svelata in tutta la sua mostruosa realtà.
Che questo sia avvenuto nel paese più cattolico d’Europa, dove la Chiesa ha
per lungo tempo sovrastato con la sua influenza ogni aspetto della società
civile, è ancora più grave e raccapricciante, commenta la stampa irlandese.
Il rapporto non è una lettura facile. “Credevo che mi avrebbero rivoltato le
budella”, dichiara un testimone. Altri parlano di “predatori sessuali che
colpivano sistematicamente e abusavano sessualmente i bambini più
vulnerabili”. Le vittime erano spesso giovani “difficili”, orfani,
disabili, abbandonati, che speravano di ricevere dalla Chiesa il conforto che
non avevano mai conosciuto e si ritrovavano invece inghiottiti in un feroce
cuore di tenebra. La pedofilia e l’abuso sessuale nei confronti dei bambini
erano un fatto “endemico”, conclude il documento.
Il fatto che questo orrore sia venuto pienamente alla luce, per iniziativa del
governo, è un segno di quanto sia cambiata l’Irlanda negli ultimi
vent’anni: oggi è colpita come tanti dalla crisi economica, ma è un paese
irriconoscibile, trasformato dalla globalizzazione, moderno e aperto. La Chiesa
cattolica irlandese piega la testa: il cardinale Sean Brady dice di essere
“profondamente dispiaciuto” per gli abusi sessuali. “Mi vergogno che dei
bambini abbiano sofferto in un modo così orribile in queste istituzioni”,
afferma in un comunicato l’arcivescovo di Armagh e Primate di tutta Irlanda.
Tra gli ordini religiosi investigati dalla commissione ci sono anche le Sisters
of Our Lady of Charity Refuge, le suore che gestivano la Magdalene Laundry di
Dublino, il soggetto dell’omonimo film del 2002. Ma le resistenze di
associazioni religiose e del ministero dell’Istruzione hanno prolungato
l’inchiesta, cosicché molti dei carnefici sono già morti; e in base a
restrizioni legali la commissione non ha potuto nominarli, tranne nei rari casi
in cui un prete o una suora abbia già subito una condanna giudiziaria.