A piccoli passi verso l'inciviltà
di Gad Lerner
in “la Repubblica” del 21 febbraio 2009
Un governo estremista e irresponsabile introduce d'urgenza nel nostro ordinamento le ronde dei
cittadini, nonostante le perplessità manifestate dalle stesse forze di polizia, accampando la più
ipocrita delle motivazioni: lo facciamo per contenere la furia del popolo. Spacciano le ronde come
freno alla "giustizia fai-da-te", cioè alle ormai frequenti aggressioni di malcapitati colpevoli di
essere stranieri o senza fissa dimora.
Ma tale premura suona come una cinica beffa: la violenza, si sa, è stata fomentata anche dai
messaggi xenofobi di sindaci e ministri. Il decreto governativo giunge come una benedizione delle
camicie verdi padane e delle squadracce organizzate dalla destra romana. Propone agli italiani di
militarizzarsi nell'ambito di un "Piano straordinario di controllo del territorio" fondato sul concetto
di "sicurezza partecipata". I benpensanti minimizzeranno, come già hanno fatto con le "classi ponte"
per i bambini stranieri, i cancelli ai campi rom, l'incoraggiamento a denunciare i pazienti ospedalieri
sprovvisti di documenti regolari. Cosa volete che sia? Norme analoghe sono in vigore altrove, si
obietta. Mica vorremo passare per amici degli stupratori? Così, un passo dopo l'altro, in marcia
dietro allo stendardo popolare della castrazione chimica, cresce l'assuefazione all'inciviltà. La
promessa del grande repulisti darà luogo a sempre nuove misure che lo stesso Berlusconi fino a ieri
dichiarava inammissibili.
Il presidente del Consiglio era dubbioso anche sulle ronde, ma si è lasciato trascinare dai leghisti
per istinto: forza e marketing non sono forse le materie prime del suo potere suggestivo? Poco
importa se ciò lo pone in (momentanea) rotta di collisione con il Vaticano, che denuncia
"l'abdicazione dallo stato di diritto". A lui la Chiesa interessa come potere, non come Vangelo: si
adeguerà. Quanto al distinguo del presidente Napolitano, gli viene naturale calpestarlo: come
prevede la forzatura berlusconiana della costituzione materiale del Paese.
Il capo del governo concede che gli stupri sono in calo del 10% nella penisola. Ma più della
statistica vale per lui il "grande clamore suscitato da recenti episodi". Per la verità nel novembre
2007, dopo l'omicidio con stupro della signora Reggiani a Tor di Quinto, fu posseduto dal
medesimo impazzimento mediatico anche il centrosinistra, guidato all'epoca dal sindaco di Roma.
Mal gliene incolse.
La destra populista invece trova nell'insicurezza il suo principale fattore di radicamento territoriale.
Prospetta la riconquista dell'ambito esterno al domicilio privato, vissuto da tanti come ostile. Le
parole "ronda", "squadra", "pattuglia", "perlustrazione" - un incubo negli anni della violenza
politica - vengono adesso sdoganate come potere calato dall'alto per guidare il popolo. Nuove
milizie, nelle quali i volontari dei partiti di governo e gli uomini dello Stato si fondono e si
confondono. Come avveniva nel regime fascista.
Lunedì scorso all'"Infedele" una giornalista rumena ha provocato un senatore leghista: «Noi le
abbiamo conosciute già, le vostre ronde. Si chiamavano "Securitate"». Lungi dall'offendersi per tale
paragone con le squadracce comuniste di Ceausescu, il senatore leghista le ha risposto: «All'epoca
in Romania c'era molta meno delinquenza».
Ora anche il governo minimizza. Le ronde saranno disarmate (a differenza di quanto previsto nella
prima versione, bocciata al Senato). Mentre la Lega esulta, gli altri cercano di ridimensionarle a
contentino simbolico, poco rilevante nella gestione dell'ordine pubblico. Fatto sta che è sempre
l'estremismo a prevalere. Berlusconi si era opposto pubblicamente anche al rincaro della tassa sul
permesso di soggiorno. Si sa com'è finita. La Gelmini aveva dichiarato che per i bambini stranieri
prevede corsi di lingua pomeridiani anziché classi separate. Ma i leghisti stanno per riscuotere le
classi separate. Tutte le peggiori previsioni si stanno avverando. La prossima tappa, c'è da
scommetterci, saranno le normative differenziali sull'erogazione dei servizi sociali (agli italiani sì,
agli stranieri no, e pazienza se pagano anche loro le tasse); seguirà il distinguo nei sussidi di
disoccupazione (c'è la crisi, non possiamo mantenere gli stranieri, e pazienza se hanno versato i
contributi). Fantascienza? Ha davvero esagerato "Famiglia Cristiana" denunciando il ritorno al
tempo delle leggi razziali?
Le ronde dei volontari guidate dagli ex funzionari di polizia annunciano un clima di guerra interna
che non si fermerà certo agli stupratori e agli altri delinquenti. Quale che sia la volontà del
presidente del Consiglio, cui la situazione sta già sfuggendo di mano