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Parigi, tutte le case del Vaticano anche Kouchner tra gli inquilini

di Anais Ginori

“la Repubblica” del 17 aprile 2009

In un lussuoso appartamento di rue Guynemer, nel cuore di Parigi, abitano Bernard Kouchner e sua

moglie, la giornalista Christine Ockrent. Il palazzo ottocentesco ha una splendida vista sui giardini

del Luxembourg. «Non vedo dove sia il problema» ha commentato ieri il ministro degli Esteri.

L´indirizzo del titolare della diplomazia non avrebbe in sé nessun interesse se non fosse per il

padrone di casa che ogni mese riscuote l´affitto. Kouchner è infatti uno dei tanti inquilini eccellenti

del Vaticano. Certo è in buona compagnia. Un tempo, nello stesso immobile di Kouchner, viveva

François Mitterrand. E a pochi passi, in un altro palazzo della Santa Sede, in boulevard

Montparnasse, ha abitato l´attuale ministro della Cultura, Christine Albanel.

"Le ricchezze nascoste della Chiesa", titolava ieri in prima pagina Le Parisien con una documentata

inchiesta. Nella capitale francese, ha rivelato il giornale, il Vaticano gestisce una decina di immobili

di grande valore attraverso una sua controllata, la Sopridex. Albanel ha confermato la notizia,

precisando però che ha lasciato l´appartamento nel 2006: 85 metri quadrati a 1.700 euro al mese.

«Un prezzo di mercato» ha commentato il ministro della Cultura. Kouchner non ha voluto invece

rivelare dettagli sulla casa né dire quanto paga. Il suo portavoce ha fatto sapere che il contratto è

vecchio di 35 anni, quando era solo un «french doctor», semplice militante di organizzazioni

umanitarie. Il nuovo incarico di governo rischia però di creare qualche imbarazzo. Il Quai d´Orsay è

interlocutore costante della Santa Sede. Negli ultimi tempi non sono mancati i punti di disaccordo:

Kouchner ha duramente criticato le frasi di Papa Benedetto XVI sui preservativi.

Ci sarebbero, secondo Le Parisien, altri politici e personalità importanti che abitano in case del

Vaticano. Ma il quotidiano non è stato in grado di fornirne i nomi. Ancora più ricco sarebbe il

patrimonio immobiliare della Chiesa francese. Secondo Jean-Michel Coulot, vice segretario

generale alla Conferenza episcopale, gli affitti a Parigi equivalgono a un reddito variabile fra i 10 e i

20 milioni di euro. «Smettiamola con queste polemiche - ha replicato Coulot - La Chiesa è povera,

abbiamo più spese che entrate». I redditi immobiliari, ha spiegato ancora il responsabile, sono

infatti destinati alla manutenzione di scuole e chiese, che secondo la legge del 1905 sono beni dello

Stato. Eppure la Chiesa francese ha comprato due anni fa, nell´elegante settimo arrondissement,

altri 5.000 metri quadri sulla avenue de Breteuil, per 36 milioni di euro. Le «Piccole suore dei

poveri» hanno invece venduto il loro ospizio e i terreni adiacenti in boulevard Murat, nel

sedicesimo arrondissement, alla società Cogedim. Prezzo della transazione: 37 milioni di euro. Qui

sorgeranno 180 appartamenti, 80 alloggi popolari, una casa di riposo e un giardino pubblico. Sarà il

più grande cantiere immobiliare dentro Parigi dei prossimi anni. Con il ricavato, hanno detto le

suore, finanzieranno le loro missioni nel mondo