RETE EBREI CONTRO OCCUPAZIONE, VERGOGNOSO ARTICOLO SUL 'GIORNALE'
Miriam Marino Rete Ebrei contro l'Occupazione (ECO)
al sito: http://www.asca.it/news-M_O___RETE_EBREI_CONTRO_OCCUPAZIONE
(ASCA) - Roma, 2 giu - ''E' con profondo disgusto e enorme
indignazione che ho letto l'articolo della Nirestein sul 'Giornale' un
quotidiano che non si vergogna di titolare la prima pagina cosi': 'Israele ha
fatto bene a sparare', titolo che configura di per se' apologia di reato. Ma la
Nirestein rincara: ci sarebbero organizzazioni filo-Hamas coinvolte nell'assalto
e l'associazione turca e' amica degli jihadisti.
Rovesciamento della verita', bugie, sono tutti strumenti usati dalla Nirestein
in modo eccellente nella sua fervente propaganda per una causa persa''. Lo
afferma in una nota Miriam Marino, della Rete Ebrei contro l'Occupazione (Eco),
riferendosi all'articolo con cui ieri, 1 giugno, apriva il quotidiano diretto da
Vittorio Feltri in merito all'attacco di Israele alla Freedom Flotilla.
Secondo lei - prosegue Marino - a Jenin non fu fatta strage, il piccolo Mohamed
Al Dura si sarebbe assassinato da solo e i pacifisti turchi avrebbero provocato
le teste di cuoio che hanno fatto l'arrembaggio piratesco in acque
internazionali. Arriva a chiedersi 'Cosa trasportavano veramente quelle navi?'
Lo sanno tutti benissimo cosa trasportavano: giocattoli, cemento, viveri, e
tutto cio' che Israele in spregio alla legalita' internazionale vieta di far
entrare a Gaza con un assedio inumano che non puo' piu' essere tollerato. I
civili per lei sono 'guerrieri di prima fila' e percio' e' giusto ucciderli''.
''Piu' avanti - dice ancora Marino - troviamo un'altra intuizione illuminata:
poiche' i pacifisti hanno rifiutato di farsi ispezionare le navi e far
recapitare da Israele a destinazione i beni cio' e' una prova della loro scarsa
vocazione umanitaria. Sicche' secondo lei quei beni sarebbero stati recapitati a
destinazione? Ci prende per scemi? Lo scopo della Flottiglia cara Nirestein
effettivamente non era solo umanitario, ma anche politico. Si voleva portare
solidarieta', non elemosina, visto che Gaza e' alla fame per un assedio illegale
e non per essere un paese del terzo mondo''.
Da tempo, conclude, ''sono disgustata dagli articoli della Nirestein fin dagli
anni della seconda Intifada, quando occupava la prima pagina di 'Shalom', il
giornale nazionale ebraico, con articoli pieni di ipocrite e velenose menzogne.
Come donna e come ebrea non posso accettare e tollerare un simile disprezzo per
la verita', per ogni criterio di legalita' e di giustizia. Voglio
contestualmente esprimere il piu' profondo dolore per la morte di quegli eroi
che hanno dato la vita per la liberta' dei nostri fratelli palestinesi, e
stringere gli altri pacifisti sequestrati da Israele in un abbraccio di enorme
affetto e ammirazione''.