Le contraddizioni di Bernadette
di Massimo Teodori
“Il sole 24 Ore” - Domenica – del 13 maggio 2012
«Cara Bernadette, non credo di averti fatto un torto, giacché riguardo agli eventi di Lourdes, non ho inventato e non ho nascosto nulla. Io credo di averti reso giustizia. Il torto ti è venuto da tutti coloro che ti hanno voluta santa a tutti i costi». Così, con una metaforica lettera alla pastorella che nel 1858 ebbe le visioni in una grotta vicino a Lourdes, lo studioso di scienze religiose Renato Pierri conclude il libro inchiesta Nostra signora di Lourdes, condotto sul filo dell'analisi teologica, sociologica e storica. Si propone di demistificare uno dei più popolari santuari della cattolicità che ha dato vita a un abnorme
e artificioso sistema miracolistico a partire dalle ambigue apparizioni alla piccola Bernadette. L'autore non si serve di motivi profani, ma fa riferimento alla lettera dei Vangeli per argomentare l'inconsistenza dei messaggi religiosi che la Chiesa ha fatto fiorire intorno alla pastorella; messaggi che sono stati fissati nel dogma della Immacolata concezione proclamato da Pio IX nel 1861, in seguito trasformato in un sito di grande attrattiva divenuto una sorta di calamita per le masse dei pellegrini speranzosi di risolvere miracolisticamente la loro precaria condizione di salute.
La polemica sulla speculazione intorno a cui si è sviluppato il florido commercio dei pellegrinaggi non è nuova. Già a metà Ottocento, il racconto delle apparizioni scatenò la contesa trai cattolici bigotti, protesi a esaltarne il carattere miracolistico di quel che avveniva a Lourdes, e gli scettici laici che trattarono quegli strani eventi propagandati dalla stampa clericale semplicemente come un sintomo di pazzia della veggente. Anche all'inizio del Novecento si scatenò un dibattito intorno all'ipotesi che le presunte apparizioni fossero in realtà parte di un evento organizzato da alcuni soggetti interessati a sfruttare la credulità popolare per un tornaconto economico o politico, con l'attrattiva del fenomeno "miracoloso". Oggi Pierri, sulla scorta di una minuziosa analisi delle testimonianze e dei documenti dell'epoca, di nuovo argomenta in maniera inconfutabile l'inconsistenza delle apparizioni di Nostra Signora di Lourdes, mettendo a confronto l'immagine descritta da Bernadette e la Madre di Cristo secondo i Vangeli, il messaggio della signora di Lourdes e il messaggio evangelico. Su queste basi sono messe in evidenza le contraddizioni dei messaggi della quattordicenne che sembrano modellati sul proposito di far credere che l'immagine delle visioni alla piccola fosse proprio l'Immacolata concezione. La veggente, secondo lo studioso, fu perciò trasformata da fragile essere umano vissuto tra gli stenti di una famiglia in preda alla povertà e all'alcool in un docile strumento inconsapevolmente prigioniero della Chiesa: «Se Bernadette non avesse avuto disavventure da piccola bambina, non avrebbe mai sognato la sua damisèle, e oggi nessuno conoscerebbe Nostra Signora di Lourdes».
Sullo sfondo dell'inchiesta condotta dallo studioso controcorrente, non c'è solo il caso di Lourdes divenuto universalmente acclamato, ma anche la polemica del cattolico religioso contro le spregiudicate strumentalizzazioni ecclesiastiche nei confronti di fenomeni pseudo-miracolistici quali le apparizioni delle madonne che tuttora riemergono quando c'è bisogno di rinsaldare il legame tra la Chiesa e i fedeli. Anche nell'Occidente secolarizzato permangono settori della popolazione in preda alla credulità morbosa e irrazionale che sono pronti a inchinarsi devotamente a casi apparentemente miracolosi.
«Basterebbe un minimo di razionalità e di buon senso - scrive con crudezza Pierri - per capire che la pletora di madonne che appaiono nel mondo cattolico (e solo in quello) per comunicare messaggi da rotocalco, altro non sono che madonne-patacca inventate da veggenti in preda a evidenti stati allucinatori». Le frotte di persone che accorrono gridando al miracolo di fronte alle madonne che piangono, alimentano un turismo religioso in cui la spiritualità è assente mentre domina il marketing portatore di benefici materiali. «Così, mentre le chiese si svuotano di fedeli, i santuari di madonne e santi patacca come Lourdes, Loreto, Pietralcina e Medjugorje si riempiono di pellegrini. Purtroppo poco o nulla incidono su questa stupida credulità i recenti e approfonditi studi che dimostrano, aldilà di ogni dubbio, che ci troviamo sempre di fronte a imposture fabbricate su imbrogli e falsificazioni».
Renato Pierri, Nostra signora di Lourdes. La Madonna che non conosce ilVangelo, Mind, Milano, pagg. 176, €
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