SE I SACERDOTI CALANO MA AUMENTANO I PELLEGRINI
M. Pr.
Corriere della Sera 04-04-2012
Una Chiesa che somiglia a una candela che si consuma velocemente. È questo il ritratto
che emerge dall'inchiesta di Sette, domani in edicola: una «radiografia» spirituale di
un'Italia, a pochi giorni dalla Pasqua, sempre meno cristiana. A cominciare dal crollo dei
sacerdoti: se agli inizi del '900 erano 68 mila (con 33 milioni d'italiani), cento anni dopo,
con la popolazione quasi raddoppiata, arrivano appena a 28 mila.
Ma è soprattutto la religiosità comune che vacilla. Il dato è confermato dal numero
decrescente dei matrimoni religiosi (a Torino, in vent'anni, dimezzati, secondo l'ultimo
rapporto dell'Arcidiocesi, e a Venezia superati da quelli di rito civile) ma anche dal crollo
dei battesimi: a Roma ancora nel 2000 il sacramento veniva impartito all'80 per cento dei
nuovi nati mentre nel 2010, su 25.282 bambini venuti al mondo, solo per 14.043 è stato
richiesto: il 35 per cento in meno in appena un decennio.
Una crisi «spirituale» che inevitabilmente investe il mondo giovanile, che secondo Enzo
Bianchi, il priore del monastero Bose, tra Ivrea e Biella, oggi vive la religiosità in modo
rivisitato: una fede su misura, un senso della vita che non disdegna la tradizione religiosa
ricevuta, ma la rivede secondo convenienze dettate dal percorso individuale, e che
trasforma l'Italia in un paese «genericamente» cristiano. Solo il numero dei pellegrini dei
santuari ancora tiene viva la fede: ma per il resto la Chiesa deve affrontare il duplice
declino delle vocazioni e dei fedeli. Tra i metodi per riavvicinare la gente alla religione
ci sono i cosiddetti preti itineranti o «a scavalco», che gestiscono più parrocchie
contemporaneamente, riuscendo a dire la Messa in più parrocchie, faticando però a
creare un senso di comunità stabile. Oppure i blog — come ha fatto suor Elvira de Witt
che nel 2010 ha anche inaugurato un corso per sorelle blogger — per cercare di
riavvicinare le ragazze di oggi ai conventi: lo scorso anno, al Regina Apostolorum di
Roma, su appena 22 allieve, soltanto 2 erano italiane. La grande emorragia di vocazioni,
a parte i 6 mila «spretati» interessa soprattutto il clero femminile che in Lombardia, dagli
anni 60 a oggi, ha subito un crollo di presenze del 70 per cento.
Il tema dell'evangelizzazione, che si impone come caldo e necessario, è spesso affidato
al volontariato e all'iniziativa locale: a Teano la Chiesa è ospitata negli spazi di un centro
commerciale. A Catanzaro la Diocesi ha accettato di inserire una Chiesa in un centro
commerciale, a Bergamo i frati cappuccini predicano ogni mese all'Oriocenter: prossimo
appuntamento il 5 maggio. O come i religiosi di Nuovi Orizzonti: suore e sacerdoti
vestiti da clown che improvvisano giochi di prestigio negli shopping-center di mezza
Italia, secondo Davide Banzato, i nuovi oratori.