I miei primi, incerti passi verso l'Ecoteologia

 

Carlo   Bianchin         2013

 

“fratello mandorlo , parlami di Dio

E il mandorlo si coprì di fiori “ ( Nikos Kaza,tzakis )

 

Alcune suggestioni per introdurre l'argomento.

 

“Dio non ha bisogno di entrare nel mondo, perchè come Creatore è già sempre al suo interno “ (Queriga )

 

“ La creazione non consiste in qualcosa che Dio avrebbe fatto 15 miliardi di anni fa, ma qualcosa che sta facendo qui ora continuamente “ (J Polkinghorn  fisico e matematico )

 

“ Il ruolo divino non è un calcio iniziale al pallone del Big-Bang per scatenare l'evoluzione. Non paragoniamo l'azione creatrice con un lancio iniziale ma con l'aria che si respira durante tutta la competizione “.

 

“Un solo mondo ed è santo”

 

“L'universo è in movimemto, la realtà è fluida, non è statica. La creazione sta ancora  producendo nuove forme di essere “ (Haight )

 

“ Cambiamento o irrilevanza, non c'è alternativa per la fede. La scienza non è nemica della fede, ma un'amica che aiuta  a chiarire la visione che la fede ha della realtà”

 

“ La scienza non è infallibile, ma è il metodo migliore che abbiamo per capire come funziona il mondo” (Higgs )

 

“ I teologi che dialogano con la scienza sono riluttanti ad affermare  che Dio interviene nella dinamica del mondo come CAUSA  per realizzare compiti specifici “

 

“I cristiani/e del xxi sec. o sono ecologisti ed ecopacifisti o non potranno neppure essere discepoli di Gesù . O cercano l'equilibrio pacifico con gli umani ma anche l'armonia con la natura , con fratello lupo e sorella acqua , con fratello albero e sorella pietra e con tutto il cosmo, o non avranno futuro perchè non possiamo prescindere dalla vita e dal cosmo.

Noi umani siamo la coscienza dell'Universo , ma senza di esso non siamo”

( Perez Prieto, uno dei massimi studiosi del pensiero di Pannikar)

 

“ Il dio – theos patriarcale, immateriale e a-cosmico non è più credibile, anzi è un'immagine che ci ha fatto e continua farci molto danno..

Il teismo ( e l'a-teismo) deve cedere il passo ad un atteggiamento Post.teista.”

La tradizionale distinzione tra Creatore e creature lascia il posto alla visione panenteistica del “ Dio è in tutto, e tutto è in Dio” ( Barros)

 

Karl Kraus è il filosofo tedesco che ha inventato l'espressione “ panenteismo”

 

“ Sono sfide enormi quelle che le nuove scienze dalla cosmologia alla fisica quantistica pongono alla teologia in termini di comprensione della rivelazione biblica, della creazione e di Dio stesso . ( Barros)

 

Il cielo è mio padre e la terra è mia madre. Anche  una creatura piccola come sono io trova accoglienza in essi. Per questo motivo in tutto ciò che costituisce l'universo vedo il mio corpo. Tutti gli esseri umani sono miei fratelli e tutte le cose sono mie compagne “ ( Chiang Tsai, filosofo cinese)

 

 “La terra è la nostra vita “ (un pescatore dell'Amazzonia )

 

ETIMOLOGIA DELLA PAROLA

 

Ecoteologia  oikos – theo – logia = un discorso sulla relazione di Dio con la sua Casa ( il cosmo )

Il cosmo  ( oikos) è sacramento divino, shekinà , dimora divina  ( Moltmann)

Acquisire una coscienza ecologica significa riconoscere che Dio è nella creazione e abita l'acqua, l'aria, la terra ecc

 

Dio compreso come ecosistema di Amore, cioè come un'infinita rete di relazioni d'amore.

Un Dio aperto, sempre in movimeto, sempre in relazione.

Il teologo Torres Queriga dice che Dio non è Amore ( sostantivo) ma Amare (verbo), Dio è creazione perpetua .

 

Uno sguardo sacramentale . “quando guardi un albero e vedi un albero, non hai visto realmente un albero. Quando guardi un albero e vedi un miracolo allora hai davvero visto un albero “ (A. de Mello).

Lo sguardo sacramentale implica recuperare il valore sacro  della materia.

 

L'Ecoteologia una sfida per la Teologia della liberazione (Tdl )

 

All'inizio degli anni '90 alcuni teologi della Tdl come L. Boff, J Moltmann, J Ramos Regidor , Mattew Fox  hanno cominciato a sviluppare l' Ecoteologia. Il libro di Boff “ Ecologia, grido della Terra, grido dei Poveri” ha ottenuto tale successo che il teologo è stato invitato dall'Unesco a far parte della commissione incaricata di stendere la “Carta della Terra “.

 

Boff  lamenta che ad oggi  il tema della ecologia non è ancora profondamente assunto dalla teologia e nemmeno dalla Tdl.

Per la Tdl l'ecologia non può essere solo un tema astratto o un elemento di discussione . E' in gioco la vita stessa alla quale la Tdl ha sempre voluto consacrarsi.

Guardando la Terra più da vicino ci rendiamo conto  come nostra Madre si crocifissa . Dobbiamo deporre la Terra dalla croce e resuscitarla

 

Esistono elementi di teologia ecologica in vari studi esegetici, ma la maggior parte di essi esprime ancora una epistemologia riconducibile alla cultura greco romana sviluppata nel Medioevo da S. Tommaso e totalmente incapace di assorbire e dialogare con il pensiero scientifico attuale, come la Fisica quantistica..

 

La questione ecologica interpella la stessa visione di Dio e pone in discussione la Tdl che parla di un Dio impegnato nella liberazione degli oppressi ma ancora separato dalla natura, dalla terra, da tutto il cosmo .

 

Le sfide dell'ecologia alle religioni

 

Oggi per la prima volta abbiamo una visione scientifica dell'Universo: la sua origine, le sue dimensioni, l'evoluzione, le galassie, i pianeti, la presenza della vita.

 

Durante  i millenni della storia dell'uomo sulla terra le religioni si sono fatte carico di supplire alla ignoranza collettiva e  rispondere alle paure con i miti e le superstizioni.

I miti crearono un “immaginario religioso importante , ma che non regge di fronte alla nuova scienza.

 

Essa ci presenta una visione del mondo finora sconosciuta:

 un Universo  in movimento totale e continuo

 

un universo in espansione  che iniziò con una esplosione e continua tuttora ad espandersi

 

un universo orientato verso la complessità

 

un universo collegato con reti, dove ogni particella è rapportata con il tutto.

 

Cambia perciò la rappresentazione della Natura

la rappresentazione dell'essere umano

la rappresentazione di Dio

 

S. Tommaso dice che a un errore sulla Natura consegue un errore riguardo a Dio.

 

L'esplorazione scientifica è senza dubbio “una nuova esperienza di rivelazione “

nella quale l'aspetto divino della realtà si manifesta in forma nuova.

 

Le religioni hanno bisogno di sentire il kairos ecologico e di rivolgersi al cosmo e alla natura per riconoscere in essi la nostra “storia sacra”

 

 

La nuova cosmologia , il racconto laico delle Origini

 

Immaginiamo che circa 13 miliardi di anni di storia dell'universo siano condensati in un secolo. Ogni anno cosmico sarebbe equivalente a 113 milioni di anni terrestri.

 

Da questo punto di vista la terra nasce nell'anno 70 del secolo cosmico e la vita compare negli oceani con nostra sorpresa, poco dopo, nell'anno 73.

Durante  due decenni cosmici essa rimane praticamente limitata ai batteri unicellulari.

 

 Nell'anno 93 si inaugura una nuova fase creativa con l'apparizione della riproduzione sessuale degli organismi viventi.

Questi, insieme ad altre forze, furono responsabili del cambiamento della faccia del pianeta, visto che sono stati loro a trasformare radicalmente l'atmosfera, gli oceani, la geologia della Terra. Tutto ciò ha permesso al nostro pianeta di sostenere vite più complesse. Gran parte della biosfera è creazione di questi microorganismi. In questa nuova fase il processo evolutivo si accelera rapidamente.

 

 Due anni più tardi, nell'anno 95 compaiono i primi organismi pluricellulari .

 

Un anno più tardi 96 assistiamo all'apparizione dei sistemi nervosi e nel 97 alla nascita dei primi organismi invertebrati.

I mammiferi appaiono verso la metà del 98, ossia due mesi dopo i dinosauri e un'immensa varietà di piante.

Cinque mesi cosmici fa, gli asteroidi cominciano a cadere sulla Terra distruggendo molte specie compresi i dinosauri.

Tuttavia poco dopo la Terra come per vendetta produce una diversità di vita come mai prima di allora.

 

 E' in questa era che i nostri antenati entrano nello scenario della evoluzione.

Subito dopo diventano bipedi ( 12 giorni cosmici fa) e con l'homo habilis cominciano a usare strumenti  ( 6 giorni cosmici), l'homo erectus conquista il fuoco ( solo un giorno cosmico) .

 Dodici ore cosmiche fa appaiono gli uomini moderni ( homo sapiens).

Verso sera  e durante la notte di questo primo giorno cosmico noi siamo vissuti in armonia con la natura e attenti ai suoi ritmi e pericoli.

 

Fino a 40 minuti fa la nostra presenza ha avuto pochissimo impatto sulla comunità biotica, momento in cui abbiamo cominciato a domesticare piante e animali e a sviluppare l'agricoltura

.( L. Boff  L'evoluzione cosmica )

 

L'astronomo americano Hubble  a cui è dedicato il telescopio spaziale tuttora in funzione, ha introdotto il concetto di “universo in espansione” che è la maggiore scoperta della moderna cosmologia. E' come se la scienza dimostrasse che la creazione non solo è incompleta, ma in un certo senso non è ancora data.

Dal 1997 sappiamo non solo che l'Universo si espande ma che questa espansione avviene in maniera accelerata e provoca un graduale raffreddamento.

 

Gli scienziati attribuiscono questo fenomeno al fatto che il 70% dell'universo è costituito da  energia oscura d cui non conosciamo niente.

Ad essa dobbiamo aggiungere il 24% di materia oscura altrettanto sconosciuta.

 Perciò nonostante i grandi progressi nella conoscenza dell'universo noi conosciamo solo il 4% della Materia di cui è formato.

 

L'universo sta ancora nascendo, per questo espansione significa rivelazione

 

Come emerge Dio nel processo evolutivo?

L'idea di Dio sorge quando poniamo la seguente questione: che cosa c'era prima del big.bang?

Chi ha dato l'impulso iniziale? Il nulla? Ma dal nulla nasce il nulla:

Se sono apparsi degli esseri è segno  che Qualcuno li ha chiamati all'esistenza e ne sostiene l'essere.

Ciò che possiamo dire in maniera sensata è che prima del big. bang esisteva l'Inconoscibile, c'era il Mistero. Per definizione sul Mistero e sull'Inconoscibile non si può dire niente

. Di fronte a Dio vale più il silenzio che la parola.

Ciononostante si può percepirlo attraverso la ragione riverente  e sentirlo nel cuore  come un Presenza che riempie l'Universo . Posti tra cielo e terra, contemplando miliardi  di stelle tratteniamo il fiato e ci riempiamo di riverenza. Dice il rabbino Heschel di NewYork  “é impossibile disprezzare l'irrompere dell'aurora ,restare indifferenti dinanzi allo sbocciare del fiore o non rimanere sbalorditi nel contemplare una creatura appena nata “

 

 L'Ecoteologia in alcuni documenti

 

Simposio del CELAM  agosto 2009 BUENOS AIRES

La conversione ecologica  un imperativo di fede

 

La attività economica predominante nelle culture tecnologicamente avanzate secondo la logica dell'efficienza della massimizzazione del profitto in poche mani e della socializzazione delle perdite, è caratterizzata dalla completa assenza di interesse per la dimensione sacra e spirituale della Natura e per la gratuità dei beni e dei servizi da essa offerti.

Di fronte a questa realtà riaffermiamo la nostra fede in un Dio Creatore amoroso di tutto ciò che esiste , unico Signore della Terra.

Egli ha affidato questa creazione agli esseri umani fatti a immagine del creatore perché ne prendessero cura e la custodissero Gen. 2,15. E ' questo il fondamento della destinazione universale dei beni.

 

 

Doc. associazione ecumenica teologi del terzo mondo.

 

Nel quadro di una teologia assiale il passaggio dalla ecologia come scienza  alla ecologia come paradigma è una delle principali sfide della riflessione teologica attuale.

 

In gioco non c'è solo la difesa dell'ambiente ma quello di una re-interpretazione del cristianesimo.

 

Solo un cambiamento della visione religiosa tradizionale può permettere la sopravvivenza della umanità perché smetteremo di distruggere la natura solo quando  scopriremo la sua dimensione divina e il nostro carattere naturale.

 

Partiamo da alcune considerazioni della teologia tradizionale sul cosmo, sull'uomo e su Dio.

 

L'immagine del cosmo  che abbiamo ricevuto dalla tradizione è “piccola” a causa delle nostre carenze del mondo scientifico.

 La Materia è considerata qualcosa di inferiore, di inerte, carente di vita. Oggetto di una visione dualista che l'ha separata e privata di ogni relazione con lo spirituale e il divino.

 

L'immagine della tradizione su noi esseri umani ci considera come esseri superiori , non ci considera realmente naturali, ma esseri superiori perché creati a parte da Dio  quando già era pronto tutto lo scenario.

Di qui la concezione antropocentrica grazie alla quale tutta la realtà naturale  è stata vista in funzione dell'essere umano.

Con una frase lapidaria Lynn White afferma: la religione giudaico-cristiana è quella più antropocentrica. Ne consegue che abbiamo considerato la natura come una realtà da dominare come un contenitore di risorse infinite e inesauribili.

 

Dal Neolitico la civiltà agraria ci trasmette un'immagine di Dio come theos , divinità dominatrice, maschile, guerriera, patriarcale

.E' questa visione religiosa tradizionale ed egemone che ha reso possibile la nascita e il consolidamento di un sistema predatorio nemico della natura e responsabile del disastro ecologico.

 

Quali sono gli aspetti di un nuovo paradigma nato nel corso degli ultimi tempi?

 

Una nuova immagine del cosmo.

La nuova fisica ci rivela che la Materia non è inerte, che materia ed energia sono convertibili, che la vita tende a farsi più complessa.

 

Una nuova comprensione ci presenta la Natura provvista di sacralità , l'unica trascendenza che oggi possiamo accettare è profondamente immanente .

 

 Dio non sta al di fuori né prima della realtà cosmica, il cosmo è  come il Corpo di Dio. La realtà stessa è sacra, è divina, è la santa materia di Teihllard de Chardin.

 

Una nuova immagine di  noi esseri umani,

 

Non siamo stati “creati dal nulla “, da un theos separato dal cosmo,

Noi siamo polvere di stelle, formati dalla esplosione di una supernova. Siamo concretamente terra, terra-materia  che ha preso vita ed è arrivata ad avere coscienza, a sentire, e pensare.

 

Siamo una specie tra le altre, anche se molto particolare, una specie che non ha il diritto di disprezzare gli altri esseri viventi.

Non siamo perciò una realtà distinta, essenzialmente spirituale, superiore, estranea alla terra.

Siamo pienamente tellurici.  Siamo inter-connessi con tutto.

Distruggendo la natura, distruggiamo la nostra casa, la nostra nutrice

 

Una nuova immagine della divinità.

 

Il dio-theos patriarcale, immateriale, a-cosmico non è più credibile, anzi è un'immagine che ci ha fatto e continua a farci molto danno..

 

L'immagine nuova di Dio non la incontriamo solo nella Rivelazione il secondo libro scritto da Dio, ma nel primo libro, nella realtà, nel cosmo.

 

Il teismo  ( e l'ateismo) deve cedere il passo ad un atteggiamento Post -teista . Il Panenteismo ( Dio in tutto e tutto in Dio ) è il modello più accetto in questa era Ecozoica.

 

La divinità  che non sta al di fuori, che non è qualcuno come noi ( antropomorfismo) ma una realtà ultima che anima il corpo del cosmo.

Una divinità che non incontriamo per separarci dalla Materia e dalla terra ma che ci spinge a incontrarla appassionatamente in essa.

 

Questo è il compito urgente di educazione teologica planetaria

La teologia ha la maggiore responsabilità riguardo al passato ma al tempo stesso ha la capacità di affrontare l'urgente compito di cambiare visione.

 

Considerazioni conclusive parziali

 

Possiamo offrire una interpretazione del cristianesimo che sia compatibile tanto con la fede biblica quanto con la scienza contemporanea?

 

La scienza può aiutare la teologia  non solo a purificare l'immagine di Dio ma anche a formulare i contenuti della fede in un linguaggio che risulti comprensibile agli uomini di oggi..

 

Formarsi una mentalità ecoteologica  per  il credente  significa superare l'antropocentrismo e scegliere la visione biocentrica dell'universo, La scienza ha complicato la comprensione che abbiamo di noi, infatti tenendo conto dell'età dell'universo risulta difficile postulare che l'uomo occupi il posto centrale.. allora gli esseri umani si trasformano da inquilini incoscienti a custodi intelligenti e responsabili.

 

L'esistenza di Dio non sarà mai una verità scientifica, ma questo non significa escludere che l'ordine  bello e intelligente del mondo, non sia un riflesso del suo creatore.

 

Lo scienziato Chen Ning Yang, premio Nobel per la fisica afferma: “ Mi domando come si sia potuto creare una struttura così magnifica, Mi suscita una sensazione profondamente religiosa nel senso più intenso della parola.

 

Una nuova concezione di Incarnazione.

Superare l'idea di incarnazione vista come un Dio che sta lassù e che discende in terra e che poi ritorna lassù.

Incarnazione significa che Dio è dentro tutte le cose , è il potere e l'amore che  sostiene l'essere finito.

Dio non interviene nella realtà creata, è già dentro ogni realtà.

Rahner mette in relazione il linguaggio metafisico della Causa Prima con il linguaggio biblico dello Spirito Santo.  Lo Spirito Santo è il principio divino immanente che conduce la creazione verso un futuro aperto

 

L'idea di Incarnazione deve essere ampliata. Non è un avvenimento passato che si è svolto una sola volta, ma esprime il potere e l'amore intrinseco di Dio come Spirito che abbraccia l'essere fin dal suo inizio.

Teilhard de Chardin usa l'immagine delle  due mani di Dio come causa prima e cause seconde..

 

Il cosmo teandrismo

Le sfide ambientali richiedono un cambiamento della visione del mondo, entrare in una dimensione   più ampia  che includa “tutto ciò che è vivo”

Uni-versum = andare verso l'uno.

Superare il dualismo  umano.- non-umano. C'è un continuum tra mondo cosmico, mondo naturale e mondo umano.

Sottolineare l'interdipendenza ,  la non dualità . La specie umana ha la stessa origine e lo stesso destino delle altre specie, essa è parte della stessa e unica comunità di vita . Il biocentrismo.

 

Non esiste materia morta opposta ad esseri vivi, tutte le cose  dalle particelle subatomiche alle galassie partecipano ciascuna a suo modo dello spirito, della coscienza  della vita..

 

L'Universo è pieno di spirito perché è interattivo, pan-relazionale e creativo.

In questa visione non ci sono elementi inerti, materia morta contrapposta ad esseri vivi.

 

La differenza tra lo spirito della montagna e quello dell'essere umano non sta nel principio ma nel grado. Il principio di interazione, di relazione è presente in entrambi, ma con gradi differenti di realizzazione.

Se vita è relazione, il suo opposto non è la Materia ma la morte, l'assenza di connessioni.

 

Non basta essere razionali e religiosi, è più importante essere in comunione con lo SPIRITO UNIVERSALE e COSMICO.

Questo significa essere autenticamente spirituali. : adorare la Fonte di tutti gli esseri e di tutte le benedizioni:  DIO  (L Boff )

 

La comunione  tra l'uomo e la natura   in passi biblici

 

Genesi 1  L'uomo come statua vivente di Dio

 

il termine ebraico che noi traduciamo con immagine era la raffigurazione plastica della statua. “Facciamo l'umanità perché funga da nostra statua nel mondo”

 

Miriadi di testi dell' A: T: ci hanno permesso di chiarire cosa ci sia dietro l'idea della statua.  In essi si parla del Re come statua vivente della divinità, per raffigurare questa sua funzione si collocava la sua statua anche nelle province più remote.

L'operazione che compiono i sacerdoti del V sec estensori del cap. 1 della Genesi ( Codice sacerdotale) è di riscrivere la cosmogenesi babilonese attribuendo all'umanità la funzione di luogotenente di Dio quindi di collaboratore nella gestione della creazione.

 

E' Sorprendente il fattto che sacerdoti-maschi attribuiscono questa funzione all'umanità maschio-femmina. ADAMO non vuol dire uomo  ma Umanità  composta di maschi e di femmine; inoltre l'umanità non è solo Israele ma ogni essere umano che viene al mondo.

Sempre nel racconto sacerdotale della creazione, il climax ossia il vertice della creazione non è la creazione degli esseri umani, ma il sabato. Riguardo al sabato vi è sottintesa un'idea poco evidenziata dalla esegesi: neanche il creatore, l'onnipotente  ha avuto un agire illimitato, si è imposto una sospensione del fare.

 

Dio ha creato l'umanità come la sua statua vivente, ma il problema è che questa statua può anche fare quello che leggiamo in Gen 3, cioè non accettare una libertà inscritta dentro un limite.

Il frutto vietato di quell'albero è ciò che separa l'autonomia e la libertà dal delirio di onnipotenza.

C'è un contro-natura che è delirio di onnipotenza e c'è un contro-natura che è legato al fatto che Dio ci ha dato l'intelligenza.

Tra il dominio illimitato e l'idea di starcene tra le braccia della madre terra c'è la responsabilità di governare e cui non possiamo sfuggire. ( Daniele Garrone )

 

All'inizio del poema biblico la Genesi usa un verbo di carattere neutro yehi che traduciamo  si faccia  E' come se il creatore invitasse la creazione ad avvenire  ed essa si fa da se stessa dietro invito, sotto lo sguardo amoroso di Dio ( Barros )

 

Quando la Bibbia  parla di Profeti riconosce che nessuno di loro ha ascoltato “direttamente” la parola divina, essi l'hanno intuita nei fatti, negli avvenimenti.

Oggi siamo chiamati a fare la stessa cosa con quanto l'Universo ci dice attraverso la scienza.

 

Nei Salmi la Bibbia si riferisce ad una Voce che proviene dall'Universo.

Salmo 29  la voce della tempesta è divina

Salmi 8  e 18  si richiamano ad un Voce contenuta nel cielo e nella terra “ I cieli narrano la gloria di Dio “

Mentre per la dottrina tradizionale la teologia ha sempre distinto il Creatore dalla creatura, oggi  anche gli scienziati che credono in dio, lo contemplano come incorporato nell'universo, Dio come l'anima di quel corpo che chiamiamo natura

 

“ Dio è in tutto “ è la passione del teologo Moltmann esposta nel libro Lo Spirito della Creazione.

 

Panenteismo  da non confondere con Panteismo , significa che Dio-Mistero è nel più intimo di ogni essere  e ogni essere  è nel più intimo del Dio-Mistero.

Dio-Mistero realizza il suo Mistero con l'universo, per l'universo , per mezzo dell'universo e verso l'universo pur restando l'universo sempre universo e Dio-Mistero sempre Dio-Mistero.

Ma essi saranno per sempre intrecciati e saranno eternamente in comunione. Non c'è separazione ma solo distinzione.

 

Nel panenteismo a differernza della comprensione Panteista per la quale  tutto indistintamente è Dio, si affermano  le differenze tra Creatore e creatura, ma la presenza dell'uno  nell'altra  è così importante  che, nonostante le differenze, sono sempre in comunione  e l'uno all'interno dell'altro

 

Alla luce di queste considerazioni assume un significato nuovo il Cantico dei tre fanciulli  nel libro di Daniele 

 


 

Creature tutte del Signore

benedite il Signore!

Messaggeri del Signore

Benedite il Signore!

 

A lui lode e gloria per sempre!

 

E voi o cieli

      benedite il Signore!

Acque al disopra dei cieli

      benedite il Signore!

Potenze del Signore

      benedite il Sgnore!

 

Sole e luna

      benedite il Signore

astri del cielo

      benedite il Signore

piogge e nebbia

      benedite il Signore!

 

Venti e brezze

      benedite il Signore

Fuoco e calore

      benedite il Signore!

Freddo e rigore

      benedite il Signore!

 

Rugiade e brine

      benedite il Signore!

Ghiaccio e gelo

      benedite il Signore

nevi perenni e nevicate

      benedite il Signore!

 

Notti e giorni

      benedite il Signore

luce e tenebre

      benedite il Signore

fulmini e nubi

      benedite il Signore!

Benedica la terra il Signore

      a lui lode e gloria per sempre!

 

Monti e colline

      benedite il Signore

piante della terra

      benedite il Signore

 

Sorgenti e fontane

      benedite il Signore

mari e fiumi

      benedite il Signore

pesci del mare

      benedite il Signore

 

Uccelli del cielo

      benedite il Signore

fiere e bestiame

      benedite il Signore

uomini e donne

      benedite il Signore

 

Figli di Israele

      benediteil Signore

Creature tutte del Signore

      benedite il Signore

 

A Lui lode e gloria per sempre!


 

 

Le Fonti di questo saggio

 

 

Quanto ho scritto in questo testo è una elaborazione personale di alcuni saggi  sulla Ecoteologia riportati dalla rivista Adista nell'arco di alcuni anni.

 

Elenco  in  ordine cronologico

 

Adista 72 /2008

La Tdl dice addio all'antoprocentrismo

M.Barros :  I gemiti del creato

 

Adista 29 /2009

A. Aguirre : Tra ecologia ed ecosofia, verso un'ermeneutica ecoteologica

 

Adista 56/ 2009

Evo Morales : Il secolo dei diritti della Madre Terra

L  Boff:           Deporre la Terra dalla croce

 

Adista 112/2009

Pedro Casaldaliga: Salviamoci con il Pianeta

Agenda Latinoamericana: Sfide dell'ecologia alle religioni

 

Adista 2/2010

Barros : Le voci del cosmo , frammento di nuove rivelazioni

 

Adista 76/2010

Simposio del Celam  Conversione ecologia un imperativo di Fede

 

Adista 98/2010

D.Garrone : Dalla creazione al Diluvio, la responsabilità per il creato.

S. Morandini: Una teologia per la custodia della terra

Dichiarazione della III ediz, convegno di Messina . Da dominatori a custodi del creato,

 

Adista 63/2011

G Tadolini : Per una teologia che non consideri solo l'essere umano.

 

Adista 33 /2012

L.Boff: La più grande minaccia contro la vita

 

Adista 30/2012

EATWOT (Ass. ecumenica teologi e teologhe del terzo mondo): Visione ecologica e sopravvivenza planetaria.

J Masia Clavel: La tranquilla convivenza tra fisica e mistica

 

Adista 5/2013 Divino naturale

Numero speciale : La teologia in ascolto della scienza

 

 P:S: Aggiungo un testo uscito in Adista n.31 del 14/09/ 2013

George V. Coyne  : Le implicazioni dell'evoluzione per la semantica della fede