HOME PAGE CDB CHIERI 

 

Attacco al Papa

 

di Marco Politi

 

 il Fatto Quotidiano” del 18 settembre 2014

 

I lupi si sono svegliati e muovono all’assalto del papa argentino. Enzo Bianchi, il monaco teologo, lo aveva previsto. Verrà una brinata”, ha esclamato poche settimane fa ad un convegno a San Gimignano promosso dal sociologo delle religioni Arnaldo Nesti. “Perché l’opposizione al papa sta crescendo”, ha soggiunto.

E la gelata è venuta sotto forma di un libro-manifesto intitolato Permanere nella verità di Cristo, in cui cinque cardinali attaccano frontalmente alla vigilia del Sinodo sulla famiglia la linea di misericordia di papa Francesco. Oggetto dellattacco, ufficialmente, è il cardinale Kasper scelto il febbraio scorso dal Papa per relazionare il collegio cardinalizio sulle tematiche della famiglia e la possibilità di dare la comunione ai divorziati risposati dopo un percorso penitenziale”.

Ma lo schermo non inganna nessuno. Cinque porporati agitano il vessillo della Verità di Cristo” contrapponendolo a tutto ciò che il papa argentino va dicendo e segnalando dallinizio del pontificato: lapertura alle coppie sposate civilmente, la comprensione per chi si è rifatto faticosamente una vita dopo il fallimento del proprio matrimonio, il famoso Chi sono io per giudicare un omosessuale che cerca Dio? ” (frase aborrita dai tradizionalisti) e lidea stessa di ascoltare la voce dei fedeli attraverso un sondaggio universale.

I cinque sono il custode dell’ortodossia”, cardinale Gerhard Ludwig Mueller prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, il cardinale americano Raymond Leo Burke prefetto della Segnatura apostolica (una sorte di Cassazione vaticana), il cardinale italiano Carlo Caffarra arcivescovo di Bologna, il cardinale tedesco Walter Brandmueller ex presidente del comitato

scienze storiche del Vaticano, il cardinale italiano Velasio De Paolis ex presidente della Prefettura affari economici, incaricato a suo tempo da Benedetto XVI di riorganizzare i Legionari di Cristo dopo lo scandalo del fondatore-predatore sessuale Marcial Maciel.

DUNQUE un forte nucleo proveniente dalla Curia romana e un solido rappresentante della linea dei principi non negoziabili” allinterno dellepiscopato italiano. Ma la fronda è più vasta. Si può aggiungere, allinterno della Curia, il nome del cardinale Mauro Piacenza, allontanato da Francesco dalla guida della Congregazione per il Clero. Si può aggiungere il cardinale Tarcisio Bertone, che insieme all’allora cardinale Ratzinger esamila prassi delle Chiese ortodosse (dove è possibile contrarre nuove nozze) per respingerla decisamente.

Si può aggiungere il cardinale spagnolo Antonio Canizares, appena pensionato da Francesco, allontanato dalla direzione della Congregazione per il Culto e mandato in patria alla guida di una diocesi (Valencia) certamente meno prestigiosa di Madrid, che pure era libera.

E la lista non è finita. Il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, ex arcivescovo della captale spagnola, la pensa come i cinque oppositori usciti allo scoperto. E con loro è di sicuro anche il cardinale Angelo Amato, attuale prefetto della Congregazione per Santi.

Un’opposizione ramificata, che ha i suoi addentellati nelle gerarchie vescovili sparse per il mondo. Sono tutti uomini portati ai vertici da papa Ratzinger e cresciuti nel clima di repressione teologica del pontificato wojtyliano. Lintroduzione del libro, curato dal preside dell’Istituto patristico Augustinianum Roberto Dodaro, è un guanto di sfida lanciato alla linea d Francesco: “Gli autori di questo volume sono uniti nel sostenere fermamente che il Nuovo Testamento ci mostra Cristo, che proibisce senza ambiguità divorzio e successive nozze”. Una contrapposizione frontale alla visione di Francesco, riassunta in una frase pronunciata durante una messa mattutina nella residenza di Santa Marta: “Bisogna accompagnare, non condannare quanti sperimentano il fallimento del proprio amore”.

La reazione del papa argentino è di grande tranquillità. Francesco non ignora l’opposizione crescente intorno a lui. E non nutre nemmeno lillusione di poter riformare da solo la Chiesa. La sua strategia è di creare un clima di libero dibattito come avvenne al concilio Vaticano II, in cui tutte le posizioni vengano allo scoperto e i vescovi si pronuncino sulla direzione da imboccare, rispondendone di fronte ai fedeli: il popolo di Dio.