ACQUA -
TRADIMENTO DI STATO
fonte: www.cdbitalia.it Napoli, 25 aprile 2016
Quello che è avvenuto il 21 aprile alla Camera dei Deputati
è un insulto alla democrazia. Quel giorno i rappresentanti del popolo italiano
hanno rinnegato quello che 26 milioni di italiani avevano deciso nel Referendum
del 12-13 giugno 2011 e cioè che l’acqua deve uscire dal mercato e che non si
può fare profitto su questo bene. I Deputati invece hanno deciso che il servizio
idrico deve rientrare nel mercato, dato che è un bene di “interesse economico”,
da cui ricavarne profitto. Per arrivare a questa decisione (beffa delle beffe!),
i rappresentanti del popolo hanno dovuto snaturare la Legge d’Iniziativa
Popolare (2007) che i Comitati dell’acqua erano finalmente riusciti a far
discutere in Parlamento. Legge che solo lo scorso anno (con enorme sforzo dei
comitati) era approdata alla Commissione Ambiente della Camera, dove aveva
subito gravi modifiche, grazie agli interventi di Renzi-Madia. Il testo
approvato alla Camera obbliga i Comuni a consegnare l’acqua ai privati. Ben 243
deputati (Partito Democratico e Destra) lo hanno votato, mentre 129 (Movimento
Cinque Stelle e Sinistra Italiana) hanno votato contro. A nulla è valsa la
rumorosa protesta in aula dei Pentastellati.
Ora il Popolo italiano sa con chiarezza sia quali sono i
partiti che vogliono privatizzare l’acqua, ma anche che il governo Renzi è tutto
proteso a regalare l’acqua ai privati. “L’obiettivo del governo Renzi - afferma
giustamente R.Petrella - è il consolidamento di un sistema idrico europeo,
basato su un gruppo di multiutilities su scala interregionale e internazionale,
aperte alla concorrenza sui mercati europei e mondiali, di preferenza quotate in
borsa, e attive in reti di partenariato pubblico-privato. “Sappiamo infatti che
Renzi vuole affidare l’acqua a quattro multiutilities italiane: Iren, A2A, Hera
e Acea. Infatti sta procedendo a passo spedito l’iter del decreto Madia (Testo
unico sui servizi pubblici locali) che prevede l’obbligo di gestire i servizi a
rete (acqua compresa) tramite società per azioni e reintroduce in tariffa
“l’adeguatezza della rimunerazione del capitale investito”(la dicitura che il
Referendum aveva abrogato!). Tutto questo è di una gravità estrema, non solo
perché si fa beffe della democrazia, ma soprattutto perché è un attentato alla
vita. E’ infatti Papa Francesco che parla dell’acqua come “diritto alla Vita “
(un termine usato in campo cattolico per l’aborto e l’eutanasia). L’acqua è
Vita, è la Madre di tutta la Vita sul pianeta. Privatizzarla equivale a vendere
la propria madre! Ed è una bestemmia!
Per cui mi appello a tutti in Italia, credenti e non, ma
soprattutto alle comunità cristiane perché ci mobilitiamo facendo pressione sul
Senato dove ora la legge sull’acqua è passata perché lo sgorbio fatto dai
deputati venga modificato.
Inoltre mi appello:
Al Presidente della Repubblica , perché ricordi ufficialmente al Parlamento di rispettare il Referendum;
Alla Corte Costituzionale ,perché intervenga a far rispettare il voto del Popolo italiano;
Alla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), perché si pronunci, sulla scia dell’enciclica Laudato Sì, sulla gestione pubblica dell’acqua;
Ai parroci e ai sacerdoti, perché nelle omelie e nelle catechesi, sensibilizzino i fedeli sull’acqua come “diritto essenziale, fondamentale, universale” (Papa Francesco);
Ai Comuni e alle città, perché ritrovino la volontà politica di ripubblicizzare i servizi idrici come Napoli
(Penso a città come Trento, Messina, Palermo, Reggio Emilia...).
Il problema della gestione dell’acqua è oggi fondamentale: è una questione di
vita o di morte per noi, ma soprattutto per gli impoveriti del pianeta, per i
quali, grazie al surriscaldamento del pianeta, l’acqua sarà sempre più scarsa.
Se permetteremo alle multinazionali di mettere le mani sull’acqua, avremo
milioni e milioni di morti di sete. Per questo la gestione dell’acqua deve
essere pubblica, fuori dal mercato e senza profitto, come sta avvenendo a
Napoli, unica grande città italiana ad aver obbedito al Referendum.
Diamoci tutti da fare perché vinca la Madre, perché vinca la Vita: l’Acqua.
Alex Zanotelli