Settimanale cattolico francese al papa: cancelli l'articolo del
Catechismo che condanna l'omosessualità
Témoignage chrétien
Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 27 del 23/07/2016
Il 1° luglio scorso il settimanale cattolico francese “Témoignage chrétien” ha
lanciato un appello al papa affinché abroghi l'articolo del Catechismo che
condanna l'omosessualità e faccia valere la sua autorevolezza presso l'Onu al
fine di depenalizzare l'omosessualità ovunque nel mondo. La petizione, che in
pochi giorni ha superato le mille firme, sarà rimessa a tempo debito al nunzio
apostolico a Parigi e a papa Francesco. Di seguito il testo integrale
dell'appello in una nostra traduzione dal francese.
Non c'è dubbio che l'abominevole strage di Orlando sia un crimine d'odio contro
gli omosessuali. Di fronte all'orrore non è sufficiente deplorare né compatire:
bisogna lottare e combattere ciò che conduce all'odio e al crimine. In questo
senso, ogni connivenza con parole o comportamenti che possono condurre all'odio
nei confronti delle persone omosessuali costituisce una colpa.
Il crimine di omofobia di massa di Orlando non deve farci dimenticare la
moltitudine di violenze, morali o fisiche, subite dalle persone gay e lesbiche
in tutto il mondo in ragione del loro orientamento sessuale.
È la violenza dell'esclusione a essere contraria alla legge naturale,
nient'altro. Questa colpa, papa Francesco, hai cominciato a riconoscerla quando
hai dichiarato che i cristiani, e specificamente i cattolici, devono chiedere
perdono alle persone omosessuali e che queste ultime non devono essere
discriminate.
Sono parole sacrosante, un pensiero alto che ti è familiare, ma bisogna fare di
più.
Papa Francesco tu puoi combattere l'odio. Abroga immediatamente l'articolo 2357
del Catechismo che stigmatizza questo orientamento sessuale (l'articolo in
questione recita: «Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le
relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre
dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati”.
Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della
vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In
nessun caso possono essere approvati», ndt). La repressione penale
dell'omosessualità costituisce, è noto, un terreno fertile per il passaggio
all'atto omicida, ed è per questo che ci appelliamo a te affinché tu faccia
valere la tua autorevolezza e quella del Vaticano presso l'Onu, che stranamente
finora si è rifugiato nell'astensione, al fine di ottenere la depenalizzazione
universale dell'omosessualità.
Non siamo una “lobby”, ma uomini e donne, di ogni orientamento sessuale, che
riconoscono le persone omosessuali come loro fratelli e sorelle, un gruppo umano
che quando è sotto minaccia ha diritto a una protezione attiva. Papa Francesco,
l'odio non deve trovare forza in testi o posizioni che si conservano per fedeltà
ad usi passati. Ricordati dell'impegno eclatante e senza ambiguità di papa
Giovanni XXIII contro il millenario insegnamento di disprezzo verso il popolo
ebraico.
Papa Francesco, il tempo che viviamo ha bisogno di grandi voci per lottare
contro la violenza e l'odio. È per questo che, cristiani e no, al di là delle
nostre appartenenze spirituali o delle nostre credenze, riuniti nella nostra
comune umanità, ti lanciamo questo appello aperto alla sottoscrizione di tutti,
perché tutti sono coinvolti. Sei una di queste voci, non tacere.