AA. VV. AGENDA LATINOAMERICANA 2011 Icone edizioni , pp. 248 Euro 10

Il problema è sapere di che Dio parliamo. Sapere anche, evidentemente, cosa intendiamo per religione e come pensiamo che dovrebbe essere una religione veramente libera e liberatrice.
Riflettendo su queste due domande, «che Dio? che religione?», si affacciano le più serie e sconcertanti risposte. L’Agenda non vuole fare proseliti  e si propone di stimolare tutte le ricchezze umanizzanti proprie di ogni religione. Senza crociate e senza supermercato. Lasciando che Dio dialoghi con Dio, il Dio della famiglia Umana e dell’Universo intero. Sempre in una visione olistica e personalizzata. Dio non è un concetto, non è un dogma, è più che una causa. Di che Dio parliamo? Che Dio sogniamo?

(dall’introduzione di Pedro Casaldáliga)

2 articoli tratti dall’Agenda Latinoamericana 2011 ideata da dom Pedro Casaldáliga e José Maria Vigil  (la cui edizione italiana è curata dal Gruppo America Latina della Comunità Sant’Angelo e promossa, tra gli altri, da Adista, dal Cipsi, dai Giovani Impegno Missionario e dal Sal)

Credere in modo diverso  di Andrés Torres Queiruga da ADISTA n°80 del 23.10.2010 - Nel Vangelo disponiamo della migliore e insuperabile immagine di Dio apparsa nella storia. Il passare dei secoli, però, l’ha inquinata e deformata, fino a renderla irriconoscibile in molti aspetti, non sempre i meno importanti.

Il teismo, un modello utile ma non assoluto per “immaginare” Dio  di José María Vigil da ADISTA n°80 del 23.10.2010 - Il teismo è uno strumento culturale che si è mostrato sommamente utile, persino geniale; ma non è una “descrizione fedele” della Realtà ultima, che non possiamo “immaginare”.