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Hans Küng

 

(Sursee, 19 marzo 1928) č un teologo, presbitero e saggista svizzero.

Oltre ad essersi dedicato anche allo studio della storia delle religioni, in particolare quelle abramitiche, Küng č noto internazionalmente soprattutto per le sue posizioni in campo teologico (rifiuta il dogma dell'infallibilitŕ papale) e morale, spesso critiche verso la dottrina della Chiesa cattolica. Sebbene nel 1979 sia stato costretto a lasciare la facoltŕ cattolica, continua a lavorare come professore emerito di teologia ecumenica all'Universitŕ di Tubinga.

Dopo gli studi liceali compiuti a Lucerna, viene ammesso al Pontificium Collegium Germanicum et Hungaricum di Roma e studia filosofia e teologia presso la Pontificia Universitŕ Gregoriana. Viene ordinato sacerdote a Roma nel 1954 e celebra la sua prima messa nella basilica di San Pietro, davanti a un gruppo di Guardie Svizzere. Prosegue gli studi a Parigi, dove consegue il Dottorato in teologia presso l'Institut Catholique difendendo una tesi sulla dottrina della giustificazione del teologo riformato Karl Barth.

A soli 32 anni, nel 1960, viene nominato professore ordinario presso la Facoltŕ di Teologia cattolica all'Universitŕ di Tubinga in Germania, dove fonderŕ anche l'Istituto per la ricerca ecumenica. Tra il 1962 e il 1965 partecipa al Concilio Vaticano II in qualitŕ di esperto, nominato da papa Giovanni XXIII; in questa occasione conosce personalmente anche Joseph Ratzinger, che prende parte al Concilio come teologo consigliere dell'arcivescovo di Colonia. Tornato a Tubinga, invita l'universitŕ ad assumere Ratzinger come professore di teologia dogmatica; la cooperazione tra i due termina nel 1969, a seguito delle manifestazioni studentesche che colpirono profondamente Ratzinger, spingendolo a spostarsi nella piů tranquilla facoltŕ di Ratisbona.

La prima fase della teologia di Küng č rivolta allo studio della Chiesa e dell'ecumenismo intracristiano, con opere quali La Chiesa, e Veracitŕ. Per il futuro della chiesa. Nel 1970 pubblica il libro Infallibile? Una domanda nel quale si dichiara che non č ammissibile il dogma sulla infallibilitŕ papale. Nel 1975 viene richiamato dalla Congregazione per la dottrina della fede. In seguito all'inasprirsi dei toni della contestazione, la Congregazione per la dottrina della fede il 18 dicembre 1979 gli revoca la missio canonica (l'autorizzazione all'insegnamento della teologia cattolica). Küng continua comunque ad essere sacerdote cattolico, e conserva comunque la cattedra presso il suo Istituto (che viene perň separato dalla facoltŕ cattolica). Sul processo č importante segnalare la pubblicazione di Leonard Swidler, Küng in conflict. Č la prima condanna della Congregazione per la dottrina della fede del pontificato di Giovanni Paolo II, una condanna di alto valore simbolico perché rivolta ad uno dei piů autorevoli personaggi del Concilio Vaticano II. In seguito alla revoca della missio canonica, Küng ha sempre aspramente criticato l'operato della Congregazione per la dottrina della fede durante il pontificato di Giovanni Paolo II, affermando che č stata il braccio di una repressione ed epurazioni di tutte le voci critiche all'interno della Chiesa cattolica (Leonardo Boff, Jacques Dupuis, solo per citarne alcune). Ha paragonato la Congregazione per la dottrina della fede ai tribunali con cui in epoca staliniana si eliminavano i dissidenti.[2]

Non per questo ha smesso, inoltre, di animare e influenzare in misura considerevole la discussione teologica, in particolare dando un contributo alla teologia delle religioni.

Dal 1996 č Professore emerito, avendo lasciato l'insegnamento per raggiunti limiti di etŕ. Rimane fra i principali critici dell'autoritŕ papale (che ritiene un'invenzione umana) e del culto mariano; continua la sua battaglia affinché la Chiesa cattolica, sulla base del Concilio Vaticano II, si apra all'ammissione delle donne a ogni ministero, favorisca la partecipazione dei laici alla vita religiosa, incentivi il dialogo ecumenico e interreligioso e si apra al mondo, abbandonando l'esclusivismo teologico e l'eurocentrismo.

In materia bioetica sostiene che secondo la dottrina ufficiale, nei casi di utilizzo di "mezzi straordinari" per il mantenimento della vita, la loro sospensione non si configuri come eutanasia[3].

Nel 1993 ha creato la Fondazione Weltethos (Etica mondiale), impegnata a sviluppare e rinforzare la cooperazione tra le religioni mediante il riconoscimento dei valori comuni e a disegnare un codice di regole di comportamento universalmente condivise. Weltethos ha preparato il Documento Per un'etica mondiale: una dichiarazione iniziale che č stato sottoscritto nel 1993 a Chicago dal Council for a Parliament of the World's Religions (Consiglio per un Parlamento delle Religioni del Mondo).

Nel 2000, ha criticato aspramente la dichiarazione Dominus Iesus sull'unicitŕ salvifica di Gesů Cristo e della Chiesa, definendola un misto di "megalomania e arretratezza vaticana". [4]

Nel 2008 ottenne a Berlino la Medaglia Otto Hahn per la Pace della "Societŕ Tedesca per le Nazioni Unite". Il suo laudatore era Alfred Grosser, Parigi.

Sabato 28 gennaio 2012 č stato insignito del Premio Nonino 2012 (Rizzoli) (38Ş edizione), presso le Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto.[5]

 

 (da Wikipedia)

 

Biografia e opere di Hans Kung https://it.wikipedia.org/wiki/Hans_K%C3%BCng

 

 

Dichiarazioni sul fine vita di: Hans Kung, Vito Mancuso, don Franco Barbero, don Aldo Antonelli 28.2.2017

 Aboliamo l'infallibilitŕ del Papa. Un appello del teologo tedesco Hans Küng a Francesco per annullare il dogma di Hans Küng La Repubblica 9 marzo 2016

 

Resto cristiano anche se scelgo come morire di Hans Küng “la Repubblica” del 25 febbraio 2015

 La mia idea di concludere la vita in pace e armonia trae ispirazione  dalla Bibbia Serve un fondamento etico a una medicina che tuteli  davvero l’umanitŕ del paziente”

 “Non mi aggrappo alla vita ” intervista a Hans ng, a cura di Markus Grill in www.spiegel.de/international”  del 12 dicembre 2013 (traduzione: www.finesettimana.org)  - Hans Küng ha lottato per tutta la vita per le riforme che oggi vengono prese in considerazione dal Vaticano. In un'intervista a Spiegel, l'anziano teologo svizzero parla delle chance di papa Francesco di rivoluzionare la Chiesa, dei motivi per cui Giovanni Paolo II non dovrebbe essere canonizzato e di che cosa spera di venire a sapere in paradiso.

 

Da Benedetto a Francesco. Cosě č rinata la mia speranza nella Chiesa di Hans Küng “la Repubblica” del 2 ottobre 2013 - Bergoglio ha subito cambiato stile: niente piů mitra con oro e pietre preziose, niente porpore e mantelli,né ermellini, niente scarpe rosse confezionate smisura, niente trono sontuoso con la tiara.

 Non lasciamo che la primavera si trasformi in inverno. Potere e povertŕ di Hans Küng The Tablet” dell'11 maggio 2013 (traduzione: www.finesettimana.org) - che cosa bisognerŕ fare  se le nostre aspettative di riforma saranno deluse? Č passato il tempo in cui il papa e i vescovi potevano contare sull'obbedienza dei fedeli

 Decisione quasi rivoluzionaria intervista ad Hans Küng a cura di Walter Rauhe “Il Messaggero” del 12 febbraio 2013

“A Roma un clima da fine impero la Curia ostacola il rinnovamento intervista ad Hans Küng, a cura di Andrea Tarquinila Repubblica” del 14 febbraio 2013 - «Č una smitizzazione solo per tutti coloro i quali vedono nel Papa un vice-Dio in Terra, e non prendono in considerazione il fatto che anche il Papa č solo un uomo, e quindi per forza di cose il suo magistero č limitato dal Tempo ».

"Il Vaticano č rimasto una corte medioevale e Ratzinger non ha p la forza di governarla" intervista ad Hans Küng a cura di Andrea Tarquini la Repubblica” del 28 maggio 2012 - «Perché la struttura e l´organizzazione della Curia romana cerca facilmente ma invano di ingannarci, di nascondere il fatto-chiave: che il Vaticano nel suo nocciolo č restato ancora oggi una Corte. Una Corte al cui vertice siede ancora un regnante assoluto, con costumi e riti medievali

Perché dobbiamo tornare a Gesů di Hans Küng Corriere della Sera” del 20 gennaio 2012  - L'essenza del cristianesimo, infatti, non č nulla di astrattamente dogmatico, non č una dottrina generale, bensě č da sempre, una figura storica viva: Gesů di Nazaret

Der Spiegel intervista Hans Kung: “Ratzputin” www.spiegel.de 21 settembre 2011Oggi mi chiedo se non siamo forse in una fase di “Putinizzazione” della Chiesa cattolica.

La mia battaglia da cristiano contro una chiesa antimoderna di Hans Küngla Repubblica” del 7 aprile 2010 - nella Roma papale si ritiene ancora di poter esercitare una pressione, da dietro le quinte e talvolta anche a scena aperta, su governi e parlamenti eletti democraticamente affinché le loro decisioni obbediscano alla "morale" cattolico-romana.

Benedetto XVI ha fallito i cattolici perdono la fiducia di Hans Küng “la Repubblica” del 15 aprile 2010 - la politica anticonciliare del papa ha il pieno appoggio della Curia romana, che cerca di soffocare le critiche nell'episcopato e in seno alla Chiesa, e di screditare i dissenzienti con ogni mezzo

 

Ratzinger reciti il mea culpa sulla pedofilia HANS KÜNG  Repubblica  18 marzo 2010 - Joseph Ratzinger era perfettamente al corrente della situazione dei Domspatzen, i piccoli cantori di Regensburg. E non si tratta qui dei ceffoni, purtroppo all' ordine del giorno a quei tempi, bensě anche di eventuali reati sessuali.

 

Hans Küng Un’altra memoria della Chiesa intervista a Hans Küng, a cura di Jérôme Anciberro in “Témoignage Chrétien” n° 3383 dell’11 febbraio 2010 (traduzione: www.finesettimana.org) - Il controllo sui vescovi č assoluto. Anche quelli che, in privato, ammettono di pensare le stesse cose che penso io, ad esempio sul celibato dei preti, sull’ordinazione delle donne o sull’ecumenismo reale, in pubblico tacciono.

►  “Ho vissuto sette vite. Non ho paura di morire” intervista ad Hans Küng, a cura di Arno Luik in “Stern” n° 43 del 15 ottobre 2009 (traduzione: www.finesettimana.org)

 

 

  Küng: «Capire per credere» di Hans Küng “Il Sole-24 Ore” del 15 novembre 2009  

 

►  Quel Papa che pesca nell´acqua di destra di Hans Küng in “la Repubblica” del 28 ottobre 2009

“Questa Chiesa diventerŕ una setta” intervista a Hans Küng a cura di Nicolas Bourcier e Stéphanie Le Bars “La Stampa” del 25 febbraio 2009

 Quando il Papa mi delude - intervista a Hans Küng a cura dei Giancarlo Borsetti - la Repubblica ” del 22 maggio 2008

Il manifesto di Küng: “Ratzinger ha fallito” di Hans Küng, da Repubblica, 1 ottobre-La mia "distruzione" critica č perciň al servizio della "costruzione", della riforma e del rinnovamento, nella speranza che la Chiesa cattolica, contro ogni apparenza, si mantenga vitale nel terzo millennio.

  "TRADITORE E DOPPIOGIOCHISTA". NELLA SUA AUTOBIOGRAFIA, KÜNG ATTACCA RATZINGER - ADISTA n° 65 del 29.9.2007

MEMORIE DI UN RIBELLE - DAGLI ANNI ‘30 AL CONCILIO VATICANO II: IL PRIMO TOMO DELLE “MEMORIE” DI HANS KÜNG APRE NUOVI SQUARCI SULLA STORIA DELLA CHIESA - QUESTA INTERVISTA AL TEOLOGO SVIZZERO HANS KÜNG Č STATA RACCOLTA DA JÉRÔME ANCIBERRO E PUBBLICATA SULLA RIVISTA FRANCESE “TÉMOIGNAGE CHRÉTIEN” (23/11/2006). TITOLO ORIGINALE: “PARCOURS: MÉMOIRES D’UN REBELLE - da ADISTA n° 90 del 23.12.2006