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CHIESA E MAFIE

Mafie e berlusconismo pietre di paragone per la chiesa italiana di Marcello Vigli dal sito web: italia laica 29 marzo 2009

►  «Una politica più consapevole per combattere le mafie» intervista a don Luigi Ciotti a cura di Claudia Fusani in “l’Unità” del 25 ottobre 2009

►  Le parole per battere la mafia di Barbara Spinelli La Stampa 26-10-2009,

  Un bel regalo alle mafie di Luigi Ciotti “il manifesto” del 29 novembre 2009

Mafia e preti, un libro di Isaia Sales racconta come siano «vicini» di Massimiliano Amato  “l’Unità” del 4 marzo 2010 - La carica antistatuale della Chiesa e quella delle organizzazioni criminali hanno finito spesso col convergere. Al punto che dal martirologio cristiano sono espunti gli eroismi, in nome della fede e di un credo fondato sull’anti-violenza (l’esatto opposto, in teoria, dell’ethos mafioso), di decine di preti uccisi dalle mafie,

Chiesa e mafie C'è la critica, manca l'autocritica  di Augusto Cavadi* Docente di filosofia, saggista, autore del Dio dei mafiosi (San Paolo, 2009) ADISTA segni nuovi n°31 - 17.4.2010 - da dove provengono generazioni di amministratori, politici, imprenditori, intellettuali, commercianti, magistrati che, da una parte, si sono proclamati cristiani e cattolici e, dall’altra, hanno alimentato forme di illegalità, di furbizia, di compromesso, di silenzio o addirittura di connivenze?

Chiesa e mafie I silenzi della Chiesa  di Isaia Sales* Docente di storia della criminalità organizzata nel Mezzogiorno d'Italia all’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, autore di I preti e i mafiosi (Baldini Castoldi Dalai editore2010), ADISTA segni nuovi n°31 - 17.4.2010 - com’è possibile che una società profondamente plasmata dalla cultura cristiana abbia partorito Cosa nostra, la Camorra, la ‘Ndrangheta e la Sacra corona unita? E le ha partorite non in contrapposizione alla Chiesa e alle sue istituzioni ma in una formale e pubblica adesione ai suoi riti, alle sue credenze, al rispetto delle sue gerarchie e del suo ruolo nella società meridionale

L’aspersorio e la lupara. Lo storico Isaia Sales analizza i rapporti tra chiesa e cosche di Luca Kocci ADISTA  n° 59 del 17.7.2010 - E infatti, per duecento anni, mafia e Chiesa hanno convissuto tranquillamente e, nota Sales, “non è un caso che le quattro regioni italiane dominate dalle mafie, ovvero Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, siano anche quelle in cui la religiosità popolare è assai forte”.

Palermo ricorda Puglisi 17 anni fa l'omicidio di Luca Kocci i - “il manifesto” del 16 settembre 2020 - morte di un uomo «che non ha piegato la testa al potere mafioso« in nome del Vangelo

 “Combatto la 'Ndrangheta in nome di padre Puglisi” di  Nando dalla Chiesa - Il Fatto Quotidiano 12 settembre 2010 - suor Carolina ... il braccio destro di padre Puglisi. Vuole fortemente che il suo insegnamento viva. Così cinque anni fa ha fondato un centro intitolato a lui in un altro posto di trincea, a Bosco contrada di Bovalino, nella Locride

  “Sotto le due cupole”: la lunga storia degli intrecci fra chiesa e mafia. Un convegno a Roma Luca Kocci - ADISTA n° 73 29.9.2010 - “Gli stretti rapporti fra Chiesa cattolica e mafia non sono un’invenzione della stampa: da sempre le mafie hanno fatto uso di una simbologia e di una ritualità presa in prestito dalla religione cattolica, da sempre molti uomini di Chiesa hanno mostrato compiacenza verso i mafiosi”,

 Dio padre o "padrino"? Quando la teologia cattolica è compatibile con i codici mafiosi di Luca Kocci  - ADISTA n° 73 29.9.2010 - don Luigi Ciotti, presidente di Libera: "A fronte dell’impegno di pochi vescovi, diversi preti e gruppi cattolici di base, ci sono ancora troppe ambiguità e compiacenze da parte di molti uomini di Chiesa nei confronti della mafia.

Per una chiesa antipatica ai mafiosi  di Augusto Cavadi da ADISTA n°80 del 23.10.2010 - In una recensione al mio libro, è stato scritto: Cavadi dice che la teologia cattolica produce mafia. Non ho detto questo. Ma produce una visione del mondo che non è assolutamente incompatibile con la mafia, tant’è vero che la mafia riprende da essa simboli, dogmi, riti, pratiche, li fa propri, riconoscendovi un'inquietante somiglianza.

Le ragioni del patto tra chiesa e mafia di Alessandra Dino da ADISTA n°80 del 23.10.2010 - che ragioni aveva la Chiesa per legittimare i mafiosi? Perché, in effetti, è quello che ha fatto per tanto tempo.

Il dossier di Don Ciotti: ecco la mafia all’Aquila. L’ Aquila dai bagni chimici ai mega appalti così la mafia trasformò le macerie in business di Attilio Bolzoni“la Repubblica” del 7 dicembre 2010

Nel nome del Padre, del Figlio e della ’ndrangheta di Giuseppe Salvaggiulo “La Stampa” del 27 ottobre 2013 - Ma ancora oggi i sacerdoti che prendono provvedimenti rischiano   l’isolamento della comunità e l’abbandono delle gerarchie.

Il programma di Libera per il Governo di Irene Buscemi “il Fatto Quotidiano” del 2 marzo 2014 - “Il bilancio di questi anni è positivo, abbiamo datlavoro e costruito inclusione sociale, strappando appartamenti, ville, terreni  agricoli  dalle grinfie della mafia - afferma Don Ciotti – ma ci sono modifiche da fare al più presto per rendere la legge ancora più efficace”.

“Quanti silenzi in passato dalla Chiesa ma da oggi con Francesco cambia tutto” intervista a Luigi Ciotti a cura di Attilio Bolzoni “la Repubblica” del 22 marzo 2014

Il patto dei mafiosi nel nome di Dio di Barbara Spinelli, da la Repubblica, 26 marzo 2014 - Il «convertitevi» concerne i mafiosi, e al contempo quella parte del clero che fu connivente per almeno quarant’anni, sino alla fine degli anni 80

Chiesa e mafia di Tonio Dell'Olio in “Rocca” del 15 aprile 2014

Le connivenze che Bergoglio vuole spezzare di Vito Mancuso “la Repubblica” del 9 luglio 2014 -se non si deve fermare la processione davanti alla casa del boss, neppure vi devono essere altri connubi,   magari meno scandalosi,  ma non per questo meno reali, con i poteri forti dei diversi territori su cui la Chiesa opera