DIBATTITI
SCUOLA PUBBLICA E SCUOLA CONFESSIONALE
■ La scuola come dio vuole di Luca Kocci “il manifesto” del 4 maggio 2013 -Il programma per la scuola che il cardinal Bagnasco consegna al governo Letta-Alfano appena insediato si articola in un unico punto: più soldi alle scuole cattoliche. Con buona pace della Costituzione che, è vero, stabilisce che i soggetti privati possano aprire delle scuole a condizione che non vi siano «oneri per lo Stato»
► Perché nella scuola il privato non è pubblico diChiara Saraceno “la Repubblica” del 28 agosto 2014 -Lo Stato ha la responsabilità prioritaria di garantire un’istruzionedi qualità a tutti,senza privilegiare né il ceto sociale, né particolari opzionidi valore o visioni del mondo (salvo quelle della libertà, della democrazia, della uguale dignità di ciascuno)
► La vittoria del modello privato Scuola, cattolici e democrazia di Marcello Vigli - fonte: www.cdbitalia.it settembre 2014 - allo Stato considerato ancora nemico perché “laico”, impegnato, cioè, al rispetto dell’uguaglianza fra i cittadini, elemento fondante della democrazia, e quindi nell’impossibilità di concedere privilegi all’una o all’altra delle loro forme associative: anche alle chiese.
Il crocefisso in luoghi pubblici |
Crocifisso
nelle scuole? No grazie dicono le Comunità cristiane di base - 19.9.
2002 Il
segno della croce - di Enzo
Mazzi - il manifesto 29.10.2003 Il
crocefisso nelle scuole. Un'opinione
ebraica - di Riccardo Di Segni Crocefisso:
se non c'é l'amore non significa nulla - Comunità
cristiana di base di Pinerolo - 30.10.2003 ► “Sparirà
anche in Italia. La Chiesa sta perdendo” La sentenza sul crocifisso.
Intervista a Enzo Marzo a cura ► IL
CROCIFISSO NON E' IN LINEA CON LA LAICITA' DELLO STATO -
ASSOLUZIONE DEL GIUDICE TOSTI da ADISTA n° 82 del 25.7.2009 ►
Crocifisso - La
Croce che non s’impone di Marco Politi “il
Fatto quotidiano” del 4 novembre 2009 ►
Lo
stato laico e il crocifisso di Chiara Saraceno
“la Repubblica” del 28 giugno 2010 - Si tratta di creare
spazi in cui la ragione
del
confronto e
della
partecipazione
non sia quella
della
appartenenza
religiosa. ► La forza del simbolo Il crocifisso e la religione prevalente intervista a Sergio Luzzatto, a cura di Andrea Fabozzi “il manifesto” del 20 marzo 2011
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I morti di Nassiriya - sul ritiro dei soldati italiani dall'Iraq |
Militari
italiani in Iraq, "collaboratori di quello scempio" di Enrico
Peyretti - 29.11.2003
Quella voce inascoltata - di Bruno Forte (teologo) - Il Mattino del 16.11.2003 Ritirateli di Rossana Rossanda - "il manifesto" 13.11.2003 Quelle bandiere di Giulietto Chiesa - "il manifesto" 15.11.2003 Raffaele Nogaro vescovo di Caserta: in Iraq gli italiani sono in guerra - Il Mattino 12.12.2003 |
CONCILIO VATICANO II |
IL
CONCILIO RINNOVÒ IL CONCILIO È MORTO, VIVA IL CONCILIO - di Enzo Mazzi - l'Unità - 19 dicembre 2005 VATICANO II: UN CONCILIO O DUE CONCILII? UN'IPOTESI INTERPRETATIVA - di Giulio Girardi - ADISTA n° 8 - 28.1.2006 ► Chiesa del Concilio, dove sei? di Ortensio da Spinetoli - da ADISTA n° 29 del 14.3.2009 ► “Chiesa di tutti, Chiesa dei poveri”: 100 realtà ecclesiali autoconvocate a Roma per ricordare il Concilio di Valerio Gigante in “Adista” - Notizie – n. 34 del 29 settembre 2012 l’evento è stato organizzato da ben 104 tra associazioni e riviste della “base” cattolica, che si sono “autoconvocate” a Roma senza nessuna sponda “istituzionale”. ► Un vento di aria pura che oggi è imprigionato di Vito Mancuso “il venerdì” del 14 settembre 2012- la Repubblica - Martini ha dichiarato: «Vedo nella Chiesa di oggi così tanta cenere sopra la brace che spesso mi assale un senso di impotenza» ► Perché la rivoluzione del Concilio è morta. Intervista a don Andrea Gallo di Luca Kocci www.repubblica.it mercoledì, 10 ottobre 2012 - Quella della Chiesa è una crisi di sistema, strutturale. Per risolverla ci vorrebbe una risposta teologica, invece si preferisce organizzare i raduni di massa, i pellegrinaggi, le offensive mediatiche, che però sono solo fumo negli occhi, perché la crisi rimane intatta ► Quello che i documenti non dicono di Giovanni Franzoni ADISTA documenti n° 37 del 20/10 - Oggi mi trovo qui come unico testimone italiano del Concilio. Ritengo che questo sia un fatto importante perché, quando parliamo del Vaticano II, va rimarcato che molte cose non si trovano né nei verbali né nei documenti ufficiali
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