■ Meloni-Zelensky: un accordo bilaterale per scongiurare la pace. Di Domenico Gallo – Volere la luna.it - La presidente del Consiglio è volata a Kiev per firmare un accordo bilaterale sulla “sicurezza” con l’Ucraina. Si tratta, in tutta evidenza, di un’alleanza militare: quanto di più insensato e pericoloso si possa immaginare. Significa vincolare il nostro futuro alle sorti di un conflitto che noi stessi stiamo alimentando in virtù dei patti stipulati.
■ Parsi & c.: chi inventa minacce per alimentare questa guerra di Elena Basile - Il Fatto Quotidiano - I cosiddetti pacifisti si appellano ai fatti: le richieste esplicite della Russia per la neutralità dell’ucraina; l’accerchiamento della Russia da parte della Nato che contraddice gli impegni presi nella carta di Parigi dell’OCSE; gli accordi di Minsk inapplicati, i diritti linguistici delle popolazioni russofone calpestati, la guerra civile che dal 2014 ha provocato 14mila morti; due proposte di mediazione russe non accettate dall’occidente. Questi sono fatti.
■ Viva il nazi (se è ucraino) di Marco Travaglio Il Fatto Quotidiano - chiunque avesse letto un Bignami della Seconda guerra mondiale sa che chi combatteva in Ucraina contro i russi stava con i nazisti. Lo sanno gli ucraini, che venerano come eroe nazionale il collaborazionista delle SS Stepan Bandera, eleggono partiti neonazisti in Parlamento e vantano milizie neonaziste nelle forze armate.
■ Le verità della guerra la NATO dà ragione al bellicista Putin di Jeffrey D. Sachs - Il Fatto Quotidiano - Stoltenberg confessa. Governo e grande stampa Usa sostengono che il conflitto è “non provocato”: ma il segretario dell’alleanza Atlantica ha ammesso che nell’autunno ‘21 il Cremlino aveva proposto un accordo
■ Ucraina, il cinismo dei falchi NATO & USA di Barbara Spinelli - Il Fatto Quotidiano - Uscire dalla guerra per procura. Sui giornali americani la versione dei funzionari di Stato: controffensiva flop perché Kiev non ha il coraggio di far morire in massa i suoi uomini. Dissero lo stesso del governo di Saigon
■ GUERRA UCRAINA Abbiamo bisogno di pace, ma non a qualsiasi costo di Fabio Mini - Il Fatto Quotidiano - Riportiamo l’intervento di Fabio Mini, letto ieri al convegno romano “Guerra o pace?” - “Magari perderò voti, ma il mio programma di governo è: 1. Finire il conflitto in Donbass; 2. Parlare con i russi; 3. Neutralità ucraina”. Era il 2019 e il neoeletto presidente Zelensky lo dichiarò al Parlamento. Dall’estrema destra gli arrivò un avvertimento: “Non perderà solo voti”.
GUERRA ISRAELE PALESTINA
ARCHIVIO: 56 articoli
Escalation Israele-Palestina: 12 grafici per capire come siamo arrivati fin qui Un po’ di storia: come nasce l’idea di Israele - L'escalation tra Gaza e Israele non accenna a diminuire d'intensità: ripercorriamo i passaggi storici che hanno portato alla situazione attuale.
2 Novembre 2023 - Torino Manifestazione per la Pace discorso di Don Luigi Ciotti
■ “Bibi uccide lo Stato nato sulle ceneri di Auschwitz” - Intervista a Edith Bruck di Alex Corlazzoli – Il Fatto Quotidiano - Netanyahu ha danneggiato gli ebrei della diaspora perché ha dato vigore all’antisemitismo che non è mai scomparso ed ora è aumentato. Sia chiaro: il primo ministro non eliminerà mai Hamas, né il movimento Hezobollah né lo Jihadismo, temo, invece, che stia distruggendo Israele nato sulle ceneri di Auschwitz
■ Lettera agli ebrei italiani di Franco Lattes Fortini - Volere la luna n° 272 - L’articolo, pubblicato su il manifesto del 24 maggio 1989, è stato riproposto dal quotidiano il 4 novembre scorso con il commento: «I problemi e le domande che pone restano ancora oggi aperti e immutati. Semmai “solo” aggravati»
Ogni casa che gli israeliani distruggono, ogni vita che uccidono va perduta una parte dell’immenso deposito di verità e di sapienza che, nella e per la cultura d’Occidente, è stato accumulato dalle generazioni della Diaspora, dalla sventura gloriosa o nefanda dei ghetti e attraverso la ferocia delle persecuzioni antiche e recenti. Parlino, dunque, gli ebrei della Diaspora e i loro amici!
■ Primo Levi: “Israele, se questo è uno Stato”. - La storica intervista di Gad Lerner 39 anni fa su l’Espresso: “Basta insediamenti ebraici nei territori occupati e ritiro da Cisgiordania e Gaza” - colpisce ancora per la lungimiranza e il coraggio intellettuale, tanto da farcela sentire attuale - doppiozero.com 28/11/2023 – Il Fatto quotidiano 1/12/2023
■ Due popoli, due stati: è già troppo tardi di Barbara Spinelli - Il Fatto Quotidiano - Le destre estreme israeliane puntano a un unico Stato con annessione di Cisgiordania e Gaza, ma presuppongono la cacciata dei palestinesi. L’espulsione è in corso non solo a Gaza, ma anche in Cisgiordania: 200 morti palestinesi, dal 7 ottobre, e decine di villaggi svuotati con la violenza grazie a massicce distribuzioni di fucili ai coloni, su iniziativa dei ministri Ben-gvir e Bezalel Smotrich.
■ Centinaia di intellettuali ebrei americani: «La critica a Israele non è antisemitismo» - autori/autrici vari/e - Volere la luna n° 272 – - Come scrittori, artisti e attivisti ebrei vogliamo contestare la narrazione secondo cui qualsiasi critica a Israele è intrinsecamente antisemita. Non è così, anzi le critiche al Governo israeliano e alle sue politiche sono doverose. Noi condanniamo tutti gli attacchi contro civili, israeliani o palestinesi che siano, ma siamo inorriditi dall’uso della lotta all’antisemitismo come pretesto per crimini di guerra.
■ Tutti gli errori portano a Gaza di Ilan Pappé - Il Fatto Quotidiano - Israele ha continuato a ricorrere abitualmente alla pulizia etnica come strumento per assicurarsi di avere il minor numero possibile di palestinesi nativi nello spazio della Palestina storica. Il piano ha incluso l’espulsione di 300 mila palestinesi durante e dopo la guerra del 1967 e l’espulsione di oltre 600 mila dalla Cisgiordania, Gerusalemme e la Striscia di Gaza.
■ Se volete la pace, allora dovete cessare il fuoco di Domenico Gallo - Il Fatto Quotidiano - La parola “genocidio” è troppo pesante per essere utilizzata a cuor leggero, anche perché sovente è strumentalizzata dalla politica e quindi banalizzata. Tuttavia, se l’obiettivo perseguito è quello dichiarato dall’ambasciatore Dror Eydar, la condotta di Israele in senso tecnico-giuridico rientra nel concetto di “genocidio”, come definito dalla Convenzione Onu del 9 dicembre 1948
■ C’è una via d’uscita. Appello di pace dei giovani ebrei italiani antirazzisti - Laboratorio Ebraico Antirazzista - Il Fatto Quotidiano
■ Contro l’ira fare la pace con l’Iran di Barbara Spinelli - Il Fatto Quotidiano - I nodi: La sconsideratezza di non aver restituito i territori occupati dopo il ’67 e l’opzione atomica sono diventati fattori che lo rendono sempre minacciato. La necessità di coinvolgere Teheran per il negoziato
■ La fine della dottrina Bibi: nessuna pace senza i palestinesi di Meron Rapoport - Il manifesto - Nel suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni unite, due settimane fa, Netanyahu ha presentato una mappa del «Nuovo Medio Oriente», che raffigura lo stato di Israele che si estende dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo e che costruisce un «corridoio di pace e prosperità» con i suoi vicini in tutta la regione, compresa l’Arabia saudita. Uno stato palestinese, o anche l’insieme di enclave ridotte che l’Autorità palestinese apparentemente controlla, non appare sulla mappa
■ Chi non fa terrorismo scagli la prima pietra di Elena Basile - Il Fatto Quotidiano - Non entrerò nel confronto paradossale tra le violenze barbariche di Hamas e quelle dello Stato di Israele. Che smemorati i nostri intellettuali progressisti! Hanno già dimenticato Sabra e Chatila, il massacro durato 19 ore, durante il quale le falangi libanesi trucidarono 1300 civili, donne e bambini, sotto la protezione e la benevola sorveglianza delle truppe di Sharon
■ Nell’esaltazione del “sangue contro sangue” dominano gli estremi di Alessandro Robecchi - Il Fatto Quotidiano - La questione palestinese se ne sta lì da molto più di mezzo secolo, a volte assopita, a volte clamorosamente scottante, un bubbone aperto che si spera non erutterà – figurarsi – con un Paese governato da una destra estrema, con ministri fanatici, con insediamenti illegali che rosicchiano terre e case al nemico, con esercito e servizi fino a ieri considerati efficientissimi; e un’altra popolazione prigioniera, che dipende in tutto e per tutto dall’occupante.
■ Gaza e Israele. Ripensare l'umano tra guerra, violenza e trauma coloniale di Ruba Salih - globalproject.info - …Tale impalcatura si è retta sulla certezza che i palestinesi non possano e debbano reagire alla loro condizione, non solo e tanto a causa della loro evidente inferiorità militare ma nella profonda convinzione che la soggettività palestinese debba e possa accettare di rimanere colonizzata e occupata all'infinito.
■ L’unica soluzione è la pace di Haggai Matar - *Haggai Matar è un giornalista vincitore di diversi premi e attivista israeliano, è il direttore esecutivo di +972 Magazine, dal quale è tratto questo articolo. La traduzione è a cura della redazione - Da Jacobin Italia - Il terrore che gli israeliani sperimentano dopo l’assalto di sabato è ormai da troppo tempo l’esperienza quotidiana di milioni di palestinesi, scrive il giornalista israeliano Haggai Matar