■ No al 15 marzo Quel che serve ora è dire: “Qui si fa la pace o si muore” di Elena Basile, Ginevra Bompiani, Luciano Canfora, Alessandro Di Battista, Domenico Gallo, Claudio Grassi, Raniero La Valle, Lea Melandri, Luisa Morgantini, Piergiorgio Odifreddi, Moni Ovadia, Linda Santilli, Vauro, Alex Zanotelli - Il Fatto Quotidiano 12 Marzo 2025
■ I traditori d’Europa e la neolingua. Di Daniela Ranieri - Il Fatto Quotidiano 12 Marzo 2025 - Addio spirito di Ventotene. La chiamata di Serra ha adunato élite militariste ed esaltati guerrafondai su una piattaforma ambigua che dà del putiniano agli assenti. Nonostante la correzione, i dubbi restano
■ Una telefonata e la NATO è morta di Fabio Mini - Il Fatto Quotidiano - Lo schieramento occidentale basato sull’impegno americano, orgoglio della precedente amministrazione, non ha più la stessa forza. Gli Stati Uniti sono in grado di far invertire la rotta alla Nato e anche presto: al prossimo vertice di giugno all’aia basterà che venga preso atto della loro diversa percezione della minaccia russa per scardinare tutto l’impianto bellico della Nato
■ UE e NATO terrorizzati dall’idea che Trump negozi la pace in Ucraina di Gianandrea Gaiani - da www.analisidifesa.it - I casi sono due: o in tre anni la propaganda NATO/UE ci ha raccontato una mole gigantesca di frottole (ben supportata in questo compito da un circo mediatico in buona parete prono che infatti continua a perdere copie, audience e credibilità), oppure le fandonie le sta raccontando adesso ingigantendo la minaccia russa per l’Europa.
■ Con amici così chi ha bisogno di nemici? di Gianandrea Gaiani – da www.analisidifesa.it Se Washington ha tutto l’interesse a privare di fornitori competitivi il mercato energetico europeo per imporci l’acquisto del suo costoso GNL (tema sostenuto perentoriamente prima da Barack Obama, poi da Joe Biden e che Donald Trump ha già anticipato) c’è da porsi più di qualche domanda circa il reale ruolo della UE o quanto meno di questa Commissione (e di quella precedente sempre a guida von der Leyen), pronta a sacrificare gli interessi dei suoi stati membri pur di difendere quelli di Washington e Kiev.
■ Il suicidio dell’Europa di Marco Revelli - volerelaluna.it
Il progressivo suicidio dell'Europa per mano di una classe politica terribilmente mediocre e pronta a liquidare il nostro patrimonio di cultura della mediazione e della convivenza in nome di un' aggressiva economia di guerra trova forse una spiegazione nella disperazione di chi sa di non poter più controllare né risolvere le contraddizioni mortali che è andato accumulando. E considera il "Tempo della guerra" come una possibile soluzione.
■ Finanza, tecnologia e armi. Dove va a parare il “Piano Draghi” per l’Unione europea di Alessandro Volpi - da Altreconomia - I numeri forniti dall’ex presidente del Consiglio nel suo corposo rapporto presentato a inizio settembre mostrano come gli Stati Uniti negli ultimi vent’anni abbiano sfruttato l’Ue e pregiudicato una vera innovazione tecnologica. Come uscirne? La ricetta è sempre quella: finanziarizzazione austera, puntando sulla “difesa”. Ma il gioco per i debiti sovrani dei singoli Stati rischia di non reggere.
■ Verde marcio di Marco Revelli – da Volerelaluna - Verde marcio è il colore che si addice a chi, come la neo eletta Presidente dell'UE von der Layen, dietro la copertura di politiche ambientali promuove programmi di armamento distruttivi per la vita umana e la natura. Si chiama greenwashing, ed è la formula prevalente oggi anche in politica dove un esempio clamoroso è offerto dai Grünen tedeschi. I quali, peraltro, nelle ultime elezioni in Sassonia e Turingia hanno pagato un prezzo politico altissimo per la loro svolta bellicista.
■ La guerra e l’Europa, suicidata dagli USA di Pino Arlacchi - Il Fatto Quotidiano -
“È pericoloso essere nemici dell’America, fatale esserle amici” diceva Kissinger. La nostra rottura con la Russia ha fatto degli Stati Uniti il maggior fornitore europeo di gas e petrolio. Imponendoci la stagnazione
CRONACHE DALL'IMPERO
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■ Trump ribalta Zelensky facendo dissolvere la falsa coscienza dal capitalismo “liberale” di Alessandro Volpi – Altreconomia - Terre rare, materie prime, il dollaro come valuta di riferimento, porte spalancate ai capitali americani e i risparmi nazionali dritti dritti nei portafogli di società Usa. In meno di una riga di post, il neo-presidente, attaccando l’omologo ucraino, ha riassunto la dottrina che gli Stati Uniti hanno seguito per anni. L’Europa balbetta, proponendo solo nuova austerità e corsa al riarmo
■ Elon Musk - Meraviglioso di Giovanni De Mauro – internazionale.it - “L’umanità sta tollerando che un miliardario nazista sudafricano bianco in pieno delirio di onnipotenza sputi in mondovisione su secoli di marce e battaglie ferocissime per la conquista di diritti sociali e civili. E tutto questo per cosa? Per la promessa di quattro macchine volanti, internet nel cervello e la colonizzazione di Marte?”
■ Benvenuti nel paradiso fiscale e casinò finanziario più grande di sempre di Alessandro Volpi – Altreconomia - Il discorso di Trump è infarcito di richiami alla libertà che, a differenza del liberalismo, non è coniugabile nella sua visione con la tutela dei diritti individuali. Per il nuovo presidente la libertà vale solo per la nazione identitaria, fondata sul sangue -e sulla ricchezza-, escludendo tutto il resto. La retorica della libertà americana si traduce nel più feroce egoismo in cui il diritto e i diritti non hanno alcuno spazio
■ Da Biden a Trump, la menzogna del primato economico USA di Emiliano Brancaccio - Il manifesto - Bisogna diffondere il convincimento che l’economia americana non soltanto sia primatista oggi, ma soprattutto sia destinata a crescere più di tutte le altre in futuro. Il motivo di questa ossessione verso la crescita attesa è in fondo semplice. Gli Stati Uniti continuano ad accumulare un pesante debito verso l’estero. Il passivo netto americano ha superato i 23 mila miliardi di dollari e corre impetuoso verso la soglia dell’ottanta percento del Pil.
■ In America l’ipocrisia Dem è peggio del folle Trump di Elena Basile - Il Fatto Quotidiano - Le arringhe basate su luoghi comuni e cliché da libro Cuore, prive di cultura ma in grado di manipolare le emozioni primarie di cittadini ordinari e inconsapevoli erano tipiche delle dittature del passato.
■ Dimenticare Musk, che fa peggio di Porta a Porta di Vincenzo Vita - Il manifesto del - Musk alimenta apposite e crudeli fake per fomentare la vandea parafascista in Gran Bretagna, se a braccetto con Trump inneggia alla cacciata degli immigrati
■ Gli imperi terminali e le guerre inutili di Pino Arlacchi - Il Fatto Quotidiano -
Dal Vietnam a Gaza (…) Interessi militari e industriali accecano la capacità di giudizio: le amministrazioni Usa hanno scelto l’autolesionismo. E i morti sono boomerang geopolitici: ecco la mappa
I crimini di Usa e Nato spiegati dallo storico svizzero Daniele Ganser